Chiusura record per le borse europee dopo il via libera dei governi ai piani di salvataggio nazionali. Un'iniezione di fiducia per i mercati. Brillano soprattutto i titoli finanziari. Volano i bancari con Credit Suisse in crescita del 28%. Anche Wall Street rialza la testa dopo le forti turbolenze dei giorni scorsi.
Il piano anticrisi varato dall’Unione Europea riaccende la fiducia degli investitori sui listini del Vecchio Continente, reduci dalla settimana più nera della storia dei mercati finanziari. L’accordo prevede che i 15 Paesi della zona Euro garantiscano i prestiti interbancari e la ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. E sotto gli occhi degli investitori ci sono proprio i titoli bancari, principali vittime della crisi scatenata più di un anno fa dalla tempesta dei mutui “subprime”. Positiva anche la valutazione del Titano.
“La reazione c’è stata - commenta il vice direttore di Banca Centrale Daniele Bernardi - e questo è già di per sé positivo, perché se i mercati avessero reagito male non sarebbe stato un bel segnale. Questo – aggiunge - non vuole dire che siamo fuori dalla crisi, ci saranno degli assestamenti, ma è un primo segnale di inversione che fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. Serviranno alcune settimane per vedere se questa ripresa si conferma perchè nessuno adesso è in grado di fare previsioni. Banca Centrale - ricorda Bernardi - sta monitorando costantemente la situazione. Siamo vigili ma, rassicura, non registriamo segnali di criticità”.
Intanto le associazioni dei consumatori tornano a chiedere l’immediata attivazione del fondo interbancario di garanzia, la verifica dei titoli emessi da società coinvolte nella crisi e che sono detenuti da banche e finanziarie sammarinesi e un incontro con il Governo per valutare le esposizioni del sistema in titoli in default o ad alto rischio.
Il piano anticrisi varato dall’Unione Europea riaccende la fiducia degli investitori sui listini del Vecchio Continente, reduci dalla settimana più nera della storia dei mercati finanziari. L’accordo prevede che i 15 Paesi della zona Euro garantiscano i prestiti interbancari e la ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. E sotto gli occhi degli investitori ci sono proprio i titoli bancari, principali vittime della crisi scatenata più di un anno fa dalla tempesta dei mutui “subprime”. Positiva anche la valutazione del Titano.
“La reazione c’è stata - commenta il vice direttore di Banca Centrale Daniele Bernardi - e questo è già di per sé positivo, perché se i mercati avessero reagito male non sarebbe stato un bel segnale. Questo – aggiunge - non vuole dire che siamo fuori dalla crisi, ci saranno degli assestamenti, ma è un primo segnale di inversione che fa tirare a tutti un sospiro di sollievo. Serviranno alcune settimane per vedere se questa ripresa si conferma perchè nessuno adesso è in grado di fare previsioni. Banca Centrale - ricorda Bernardi - sta monitorando costantemente la situazione. Siamo vigili ma, rassicura, non registriamo segnali di criticità”.
Intanto le associazioni dei consumatori tornano a chiedere l’immediata attivazione del fondo interbancario di garanzia, la verifica dei titoli emessi da società coinvolte nella crisi e che sono detenuti da banche e finanziarie sammarinesi e un incontro con il Governo per valutare le esposizioni del sistema in titoli in default o ad alto rischio.
Riproduzione riservata ©