
Potrebbero essere giorni cruciali per Louis Dassilva, in carcere dal luglio scorso con l'accusa di aver ucciso Pierina Paganelli. Il giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini si appresta a decidere sull’istanza di scarcerazione avanzata dai legali del 35enne senegalese, Riario Fabbri e Andrea Guidi, all'indomani dell’incidente probatorio legato alle dichiarazioni di Manuela Bianchi, nuora della vittima.
Intanto accusa e difesa si sono confrontate fino all'ultimo: la Procura ha depositato ventiquattro nuovi atti, tra cui una perizia fonica che riconoscerebbe le voci di Dassilva e Bianchi nel garage di via del Ciclamino la sera dell'omicidio, mentre i consulenti della difesa contestano l'attribuzione dei suoni.
Tra gli elementi dell’accusa figurano inoltre analisi sui cellulari di Dassilva e Bianchi, dati dell’app Health relativi ai movimenti dei due, colloqui registrati in carcere, immagini di videosorveglianza e testimonianze. Non mancano riferimenti a comportamenti sospetti e a presunti riti voodoo.
La difesa, dal canto suo, ha depositato consulenze tecniche che puntano a smontare la ricostruzione dell'accusa, in particolare analizzando l’attività del telefono di Bianchi nelle ore successive al delitto.
Con la scadenza dei termini per le osservazioni, il gip è ora chiamato a pronunciarsi: la decisione potrebbe arrivare entro pochi giorni.