
Nuovo scontro nel caso di Pierina Paganelli, uccisa con 29 coltellate nel garage di via del Ciclamino a Rimini. Questa volta il braccio di ferro tra accusa e difesa si gioca sulle perizie fonometriche, che cercano di interpretare i suoni registrati nel box la sera del delitto.
Secondo il consulente della Procura, Marco Perino, la telecamera di un condomino ha immortalato urla compatibili con la vittima e voci attribuibili a Louis Dassilva, indagato per omicidio, e alla sua amante Manuela Bianchi, accusata di favoreggiamento. Le analisi registrano parole come “stai più indietro”, “calma” e “buona”, fino alla fine dell’aggressione.
Di parere opposto è il consulente della difesa, Marco Zonaro, che sostiene l’impossibilità di identificare con certezza le voci. Secondo la sua analisi, pur rilevando grida e suoni umani, non sarebbe scientificamente possibile distinguere le parole o attribuire le voci a specifiche persone, ad eccezione di quelle della stessa Paganelli.
Anche la mattina successiva, tra le 8 e le 8.30, periodo in cui Dassilva e Bianchi si sarebbero incontrati, la difesa non rileva tracce audio di conversazioni, a differenza della perizia della Procura.
Come riporta Il Resto del Carlino, il consulente di Bianchi sottolinea inoltre che, all'ora indicata per lo scambio di parole, Manuela era impegnata al telefono con ricerche online e messaggi WhatsApp. Due perizie, due ricostruzioni diametralmente opposte, mentre la verità resta ancora da scrivere.