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Breton (commissario vaccini): “Ue non avrà bisogno dello Sputnik, immunità entro giugno”

22 mar 2021
Thierry Breton a TF1
Thierry Breton a TF1

Secondo il commissario europeo incaricato della campagna vaccinale, Thierry Breton, intervistato durante il tg francese delle 20 di TF1, l'Unione europea "non avrà assolutamente bisogno del vaccino russo Sputnik". Bisogna dare "priorità ai vaccini prodotti sul territorio europeo", ha aggiunto spiegando che "l'Europa è ora il continente che produce più vaccini" e che le dosi "non ci mancheranno, saranno pronte molto rapidamente", per raggiungere l'auspicato obiettivo dell'immunità nei 27 "entro il mese di giugno".



Insomma, lo Sputnik V non servirà, non ce ne sarà bisogno per Breton. D'altronde, ha affermato, che il ritardo della campagna vaccinale europea rispetto a quelle degli Stati Uniti e del Regno Unito è in ritardo "di sole 3 settimane" e che sarà presto colmato. Anzi, sarà l'Ue che, a un certo punto, potrebbe correre in soccorso della Russia: "Hanno grandi difficoltà a produrlo e noi li aiuteremo nel secondo semestre, se ne avranno bisogno". Il commissario ha poi proposto il 14 luglio, festa nazionale francese, come "data simbolica". "Quel giorno - ha detto il commissario francese - l'Europa avrà raggiunto l'immunità".

Una risposta indiretta dunque ad Angela Merkel che per accelerare la campagna, previa autorizzazione dell'Ema, intende stringere accordi bilaterali con Mosca e comprare dosi autonomamente nel caso in cui  Bruxelles non dovesse promuoverne un ordine congiunto. Un proposito che aveva trovato l'appoggio anche di Mario Draghi. "Il coordinamento europeo è la prima strada da cercare sui vaccini”, aveva spiegato in conferenza stampa a Palazzo Chigi a una domanda in merito. “Se l'Ue prosegue su Sputnik bene, altrimenti si procederà in un altro modo", aveva detto il premier sottolineando a sua volta la necessità di muoversi "con pragmatismo".




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