Sui media ucraini, sempre di più, è possibile vedere i consigli di psicologi su come affrontare l'aggressione delle elezioni. Dopo tutto, “colpirsi a vicenda tra coloro che erano spalla a spalla nel 2014 è un grave crimine in un Paese in guerra”. Ma il confronto tra il “desiderio di cambiare” e la “seconda opportunità per Poroshenko” si spinge anche oltre. I rappresentanti dell'attuale presidente insistono nel tenere il dibattito allo stadio il 14 aprile; e il 19 l'appello negli studi televisivi, come prevede la legge. I rappresentanti di Zelensky concordano solo sul confronto allo stadio, da tenersi tuttavia il 19. Se Poroshenko non andrà e si recherà invece negli studi televisivi, offriranno la possibilità di una connessione tramite ponte televisivo. Così non è ancora chiaro se i candidati si incontreranno faccia a faccia. L'11 aprile si è tenuta una conversazione telefonica pubblica fra loro. L'attuale Presidente, Petro Poroshenko, senza un avviso, ha preso parte ad un talk show politico; in quel momento Zelensky era fuori dall'Ucraina, ma ha risposto ad una chiamata telefonica. In ogni caso non vi è stata alcuna conversazione costruttiva. I telespettatori avrebbero constatato una maggiore attitudine del Presidente, rispetto alla linea dell'avversario. In seguito si è saputo che il candidato Presidente Volodymyr Zelensky si è incontrato con Emmanuel Macron, a Parigi, il 12 aprile. Lo stesso giorno Petro Poroshenko si è incontrato con la sua controparte francese. Volodymyr Zelensky non ha rilasciato interviste ai giornalisti locali. Evitare trasmissioni dal vivo, ed incontri con la stampa, è uno dei principali svantaggi della campagna elettorale di Zelensky. E' possibile che i votanti ritengano che il candidato reciti ancora una parte, questa volta sulla scena politica. Poroshenko a sua volta è accusato di non aver mantenuto le promesse circa la lotta alla corruzione, e per la guerra che si protrae ormai da lungo tempo. C'è ancora una settimana prima delle elezioni.
Dall'Ucraina Victoria Polischuk