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9 Giugno: emergenza casa, “cricche”; nuove prese di posizione in vista del voto

Libera/PS e Demos intervengono su temi ritenuti di forte rilevanza

2 giu 2024

Domenica 9 giugno in Repubblica l'appuntamento alle urne, in concomitanza con le elezioni europee. Fitto il calendario di iniziative sul territorio delle otto liste in gara, per presentare candidati e programmi di Governo. Al contempo si susseguono le prese di posizione, su temi ritenuti di forte rilevanza.

Fra questi l'emergenza casa, per Libera-PS; che invita i cittadini a diffidare da “ricette mirabolanti last-minute”. Sostenendo come solo ora – in campagna elettorale – le altre forze politiche si accorgano del problema; dopo il “tantissimo” “non fatto” - si legge in una nota - del Governo scorso. La Lista ricorda dunque il proprio impegno in questi anni, come la richiesta revisione del sistema di assegnazione delle residenze; e i “piccoli risultati”, ottenuti dai banchi dell'opposizione: l'osservatorio del comparto immobiliare, l'ok all'emendamento che ha innalzato il tetto per la richiesta del mutuo prima casa. Sul tavolo ora due proposte considerate realizzabili “sin da subito”: un “registro degli immobili” con sistema di incentivi per la messa a disposizione degli appartamenti sfitti; e una spalmatura della svalutazione a bilancio, per gli immobili “in pancia alle banche” in caso di vendita per edilizia popolare.

Demos interviene invece sul tema delle commistioni affari-politica e diffida da chi – in vista del voto – parla genericamente di “cricche”; poiché – si rimarca - si tratterebbe di mera “propaganda ai fini della conquista del potere”. Il Movimento punta piuttosto il dito contro quello che definisce il “modello offshore”, che avrebbe investito l'intera società. E osserva come si parli “addirittura di 5 lobby”, che potrebbero “orientare il voto”. “Figuriamoci se l'unica cricca è quella che va sui giornali”, si legge in un comunicato. Da qui un invito ad analizzare lucidamente il passato; ricreando al contempo un clima di fiducia “fra rappresentanti e rappresentati”, per produrre “economie virtuose”. Non manca un appello ad un “mea culpa” generale. Riferimenti infatti ad un “noto costruttore” - così è scritto –; che secondo Demos – che cita “cronache giudiziarie ed istituzionali” - avrebbe avuto “affiliati in tutte le forze politiche”. Infine una domanda: “come si obbligano le lobbies a non diventare cricche?”.





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