Di garanzia, di svolta, di rinnovamento, comunque la si voglia chiamare quella che si insedierà domani sarà una Reggenza speciale. Per la prima volta nella storia degli ultimi decenni, a salire sullo scranno più alto della Repubblica saranno un rappresentante della maggioranza e uno dell’opposizione. A Giovanni Lonfernini e Valeria Ciavatta toccherà il compito di traghettare il paese verso una nuova fase della sua vita generale, della politica in particolare. Il momento è notoriamente delicato, le tensioni e la fibrillazione politica resistono da lungo tempo, la verifica di maggioranza si è chiusa con una constatazione: i due partiti della coalizione non sono in grado di assicurare il sostegno necessario all’esecutivo, si rende necessario un allargamento. Soddisfatti per la scelta, ovviamente, i promotori, gli esponenti di Alleanza Popolare. Il coordinatore, Roberto Giorgetti lo definisce “un segnale importante sulla strada dell’evoluzione dell’istituto della reggenza, perché diventi un vero organo al di sopra delle parti, rappresentativo di tutti. E’ indispensabile – aggiunge – siano mantenuti distinti i ruoli dei capi dello stato e quelli dell’esecutivo, sono e devono rimanere diversi. L’auspicio – conclude Giorgetti – è che si possa trovare l’accordo fra le forze politiche perché non rimanga un caso isolato ma diventi una prassi”.
“Ci aspettiamo tantissimo da questa Reggenza – gli fa eco il capogruppo democristiano, Claudio Podeschi - la garanzia vera è quella di un coinvolgimento delle forze politiche perché siano definiti i percorsi di attivazione delle riforme che il paese si attende. In parte sono stati realizzati ma necessita un balzo in avanti, ancora più qualificato. Sotto il profilo politico Podeschi sottolinea come la scelta evidenzi un forte senso di responsabilità e confermi un nuovo rapporto fra Alleanza Popolare. Il segretario del partito socialista, Mauro Chiaruzzi, mette in evidenza il sacrificio che il suo partito ha fatto in onore proprio della maggiore condivisione da parte di tutte le forze politiche del momento di difficoltà. 'Il paese – dichiara – sta aspettando soluzioni concrete da troppo tempo. E’ finito il periodo dei giochetti e tutti devono rendersene conto'.
Fausta Morganti del partito dei democratici, ha parole di apprezzamento per la coppia reggenziale, “espressione – dichiara – non solo di garanzia ma anche di cambiamento. Quello che ci aspettiamo – aggiunge – è che la nuova reggenza faccia da argine all’invadenza in parlamento del governo e della maggioranza, valorizzando il Consiglio Grande e Generale favorendo l’apporto di tutte le forze politiche”. Un ruolo sul quale esprime auspici anche rifondazione comunista per voce del suo Segretario, Ivan Foschi: “come per ogni Reggenza ci aspettiamo – dichiara – la tutela delle minoranze, il rispetto dei regolamenti consiliari e una maggiore attenzione all’attività del congresso di stato. Auspichiamo poi che la Reggenza diventi sempre espressione della maggioranza e dell’opposizione e non sia una scelta legata al fatto contingente ma possa diventare una prassi consolidata”. Scettico si dichiara il consigliere di Alleanza Nazionale, Glauco Sansovini, che avrebbe preferito la scelta fosse concordata con tutte le forze politiche. “Ci pare invece – dichiara - sia stata una proposta di Ap accolta dalla Dc non sappiamo bene per quali scopi. Francamente – aggiunge - non crediamo abbia il mandato che si vuol far credere ma se davvero questo è il frutto di una sensibilità e di un senso di responsabilità lo vedremo solo in seguito” . Critico l’esponente dei sammarinesi per la Libertà, Giuseppe Rossi: “La partenza – dichiara - non è stata delle più felici. Si spera che strada facendo ci si metta in carreggiata e si prenda piena consapevolezza della carica istituzionale che sta ricoprendo, che non ci si mettano cioè strane idee in testa. La reggenza – conclude Rossi - è l’unica istituzione in cui i cittadini ancora credono”. Un punto sul quale pone l’accento anche Angela Venturini, rappresentante dei Popolari Sammarinesi: “Per i cittadini sammarinesi – afferma - la Reggenza è affettivamente e storicamente di garanzia e istituzionale, il nostro auspicio è che anche questa sia garante di tutti. Ci aspettiamo - il rispetto delle regole e di tutti i cittadini. Questo è il compito della Reggenza'.
“Ci aspettiamo tantissimo da questa Reggenza – gli fa eco il capogruppo democristiano, Claudio Podeschi - la garanzia vera è quella di un coinvolgimento delle forze politiche perché siano definiti i percorsi di attivazione delle riforme che il paese si attende. In parte sono stati realizzati ma necessita un balzo in avanti, ancora più qualificato. Sotto il profilo politico Podeschi sottolinea come la scelta evidenzi un forte senso di responsabilità e confermi un nuovo rapporto fra Alleanza Popolare. Il segretario del partito socialista, Mauro Chiaruzzi, mette in evidenza il sacrificio che il suo partito ha fatto in onore proprio della maggiore condivisione da parte di tutte le forze politiche del momento di difficoltà. 'Il paese – dichiara – sta aspettando soluzioni concrete da troppo tempo. E’ finito il periodo dei giochetti e tutti devono rendersene conto'.
Fausta Morganti del partito dei democratici, ha parole di apprezzamento per la coppia reggenziale, “espressione – dichiara – non solo di garanzia ma anche di cambiamento. Quello che ci aspettiamo – aggiunge – è che la nuova reggenza faccia da argine all’invadenza in parlamento del governo e della maggioranza, valorizzando il Consiglio Grande e Generale favorendo l’apporto di tutte le forze politiche”. Un ruolo sul quale esprime auspici anche rifondazione comunista per voce del suo Segretario, Ivan Foschi: “come per ogni Reggenza ci aspettiamo – dichiara – la tutela delle minoranze, il rispetto dei regolamenti consiliari e una maggiore attenzione all’attività del congresso di stato. Auspichiamo poi che la Reggenza diventi sempre espressione della maggioranza e dell’opposizione e non sia una scelta legata al fatto contingente ma possa diventare una prassi consolidata”. Scettico si dichiara il consigliere di Alleanza Nazionale, Glauco Sansovini, che avrebbe preferito la scelta fosse concordata con tutte le forze politiche. “Ci pare invece – dichiara - sia stata una proposta di Ap accolta dalla Dc non sappiamo bene per quali scopi. Francamente – aggiunge - non crediamo abbia il mandato che si vuol far credere ma se davvero questo è il frutto di una sensibilità e di un senso di responsabilità lo vedremo solo in seguito” . Critico l’esponente dei sammarinesi per la Libertà, Giuseppe Rossi: “La partenza – dichiara - non è stata delle più felici. Si spera che strada facendo ci si metta in carreggiata e si prenda piena consapevolezza della carica istituzionale che sta ricoprendo, che non ci si mettano cioè strane idee in testa. La reggenza – conclude Rossi - è l’unica istituzione in cui i cittadini ancora credono”. Un punto sul quale pone l’accento anche Angela Venturini, rappresentante dei Popolari Sammarinesi: “Per i cittadini sammarinesi – afferma - la Reggenza è affettivamente e storicamente di garanzia e istituzionale, il nostro auspicio è che anche questa sia garante di tutti. Ci aspettiamo - il rispetto delle regole e di tutti i cittadini. Questo è il compito della Reggenza'.
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