La delegazione della Commissione consiliare Affari Esteri che per due giorni si è confrontata sul negoziato con i colleghi andorrani e monegaschi sta rientrando in Repubblica. Le parti hanno espresso le loro riserve sugli effetti che il processo di maggiore integrazione con l'Europa potrà avere sui tre Piccoli Stati, ma anche i punti di forza insiti nell'accordo. Emersa, in concreto, la consapevolezza unanime di come il negoziato possa proseguire a tre nelle questioni di comune interesse, per poi prendere strade separate quando in ballo vi siano le relative specificità ed esigenze. Chiaramente – osserva Riccardi - serviranno dei protocolli bilaterali. Toccati infine gli aspetti che riguardano la libera circolazione delle persone, delle merci e dei servizi: temi che vedono ancora una volta San Marino e Andorra più affini
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