Alla fine la spaccatura è diventata una vera voragine. Il segretario del PSD, Paride Andreoli ha confermato ufficialmente la sua separazione dal partito che fino a ieri ha guidato e insieme a lui 8 dei consiglieri che siedono nel gruppo parlamentare e 35 componenti del consiglio direttivo, un terzo del parlamentino del PSD. Le strade si dividono e domani mattina l’ufficializzazione, alla Reggenza, della costituzione di un gruppo consigliare autonomo e la prossima settimana la presentazione ufficiale del nome e del simbolo del nuovo partito che verrà fondato. Sulla collocazione non hanno dubbi “Siamo – dichiarano e resteremo all’opposizione”, rispondendo coosì a chi ipotizzava un salto del fossato, del resto improbabile vista la legge elettorale. E’ una scelta che apre scenari nuovi nel quadro politico sammarinese, che manda definitivamente in soffitta il progetto di unificazione delle forze della sinistra e che, di fatto, mette la parola fine alla coalizione almeno nella sua identità iniziale. Nessun commento ufficiale da parte del PSD, che vede dimissionario anche il presidente. Tutto viene rinviato a domani sera, alla riunione del consiglio direttivo, quella riunione che non vedrà la partecipazione di Andreoli e degli altri, oramai ex.
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