Il richiamo alla piazza non arriva solo dalla Csu. Se il sindacato minaccia la mobilitazione, dall'opposizione non sono da meno con Democrazia in Movimento che esorta i cittadini a “combattere per cacciare l'invasore”. Rete e Mdsi ritengono sempre più tangibile il rischio che dopo Asset l’effetto domino coinvolga l’intero sistema bancario con in testa Cassa di Risparmio. Accusano BCSM di non operare nell’interesse di paese e correntisti e attaccano governo e maggioranza di avere sulle spalle la responsabilità delle scelte piegate ad interessi parassitari. Il governo – continuano i due movimenti civici - ha il dovere di dire chiaramente che, in assenza del recupero di centinaia di milioni dai veri responsabili, dovrà reperire i soldi o dai conti correnti oppure al di fuori dal nostro paese. Mettono poi in guardia da finanziatori magari legati agli stessi ambienti che stanno guidando l’operato predatorio di questi ultimi mesi, il cui unico interesse sarà lucrare sul nostro sistema finanziario indebitandoci in modo permanente. Da qui “l'appello a tutte le sigle e alle persone libere, affinché si fermi questo scempio e si faccia pagare chi si è arricchito sulle macerie del paese e chi li ha fiancheggiati”. Sulla gestione dei fondi pensione torna il Ps che parla di “strafottenza nei confronti del Consiglio di Previdenza che non ha ricevuto adeguate informazioni da parte del Governo. La sospensione dei pagamenti in Asset – continua – è stata senza alcuna tutela nei confronti dei risparmiatori, dimostrando ancora una volta la totale incompetenza e l’inadeguatezza di Governo e Banca Centrale. Per il Partito Socialista la politica governativa sta arrecando danni economici e di reputazione incalcolabili al Paese, senza neppure aver spiegato alla cittadinanza il fantomatico progetto che starebbe alla base di tale volontà distruttiva. Elenca i vari errori, dai commissariamenti senza motivo alle carte di credito che funzionano con codici sbagliati e si dice poi stupito dal silenzio di alcuni membri di Esecutivo e maggioranza che si sono sempre contraddistinti per integrità morale. Si appella quindi al senso di responsabilità affinché tutte le forze politiche, sociali ed economiche, possano esercitare un' azione corale per contrastare – conclude - la follia governativa nel più breve tempo possibile. Anche la Democrazia Cristiana richiama alla responsabilità verso coloro che, nella Maggioranza, non vogliano trascinare il paese in una voragine da cui sarà impossibile tornare indietro. Quello su Asset – scrivono da Via delle Scalette - è l'ultimo atto di una tragedia annunciata mentre il Governo continua a dare ai cittadini false rassicurazioni. Non ascoltare il grido di allarme che arriva da tutti i settori nevralgici del Paese, non informare, delegare ad altri decisioni e strategie, significa non Governare e rende complici di un grave danno a carico della collettività. Per la Dc Asset era parte di un disegno predefinito e si domanda cosa accadrà alla Cassa di Risparmio, che pare essere entrata nel mirino degli stessi cecchini. Annuncia quindi che tornerà a chiedere alla Reggenza che il proprio progetto di legge per una Commissione d’Inchiesta trovi l’approvazione dell’Aula Consigliare.
MF
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