Logo San Marino RTV

Banca Centrale: sciolte le riserve su una guida internazionale

15 gen 2016
Wafik GraisBanca Centrale: sciolte le riserve su una guida internazionale
Banca Centrale: sciolte le riserve su una guida internazionale - Sarà Wafik Grais il futuro Presidente di Banca Centrale, dopo che l'aula parlamentare gli avrà assic...
Sarà Wafik Grais il futuro Presidente di Banca Centrale, dopo che l'aula parlamentare gli avrà assicurato il voto favorevole. La decisione è arrivata al termine di una Commissione Finanze segnata dalla seconda rinuncia in due giorni da parte di un candidato al vertice dell'organo di vigilanza. Grais, cittadino sia Svizzero che Egiziano, Mercoledì mattina verrà ricevuto in audizione dalla Commissione Finanze, alla quale illustrerà i suoi obiettivi e la sua visione per la gestione di Banca Centrale e per lo sviluppo del sistema bancario e finanziario della Repubblica, mentre il giorno dopo la sua nomina sarà sottoposta al voto in Consiglio Grande e Generale. La sua candidatura era stata vagliata dal governo già nei giorni scorsi e insieme alla terna illustrata alle forze politiche, rappresentava una delle scelte dell'esecutivo per la guida dell'istituto di via del Voltone. Grais ha esperienze in organismi finanziari internazionali, sia pubblici che privati. Per lungo tempo è stato operativo all'interno della Banca Mondiale, con il ruolo di Senior Advisor, direttore del gruppo Finanza per il Medio Oriente e la Regione del Nord Africa e Responsabile del Settore Europa e della Regione dell'Asia Centrale sempre per la Banca Mondiale, organismo per il quale si è occupato anche di progetti specifici relativi all'Ucraina, la Bielorussia, la Georgia, la Moldova, e l'Armenia. Per il Governo egiziano ha seguito la creazione della Banca per la cooperazione e lo sviluppo economico. Parla fluentemente arabo, inglese e francese, ha una discreta conoscenza della lingua spagnola. Si è formato in Svizzera, in particolare a Ginevra. E' stato docente universitario in Canada e gode di considerazione in campo internazionale come esperto di finanza islamica. Nella discussione in Commissione, le forze di minoranza hanno chiesto spiegazioni al Segretario alle Finanze sulle due rinunce arrivate in extremis, prima da Marcello Mentini e poi, proprio nella serata di ieri, da parte di Riccardo Ercoli, senior economist con esperienza ventennale nelle istituzioni internazionali e Consigliere Parlamentare nella Commissione bilancio del Senato italiano. E proprio questo incarico sarebbe il motivo della sua defezione: “incompatibilità istituzionale”, come a dire che, essendo al servizio del Governo italiano non può esserlo anche di quello di un altro paese. Viene da chiedersi come mai questa incompatibilità si sia manifestata solo ora, alla vigilia della scelta definitiva. Sembra quasi incredibile che Ercoli non lo sapesse prima, soprattutto se si legge un passaggio della lettera motivazionale, allegata al curriculum: “sono convinto – scriveva proprio di suo pugno - che la mia esperienza nelle istituzioni unita alla mia provata capacità di stabilire rapporti di cooperazione con governi nazionali e istituzioni internazionali possano essere messe al servizio della posizione di Presidente al fine di conseguire risultati positivi per la stessa Banca Centrale”. Oggi, le opposizioni hanno chiesto, con un ordine del giorno firmato da Cittadinanza Attiva, Upr, Rete e Partito Socialista, che si riaprisse la selezione, ripartendo dagli altri 5 candidati in corsa. Richiesta bocciata con 8 voti contrari e 5 a favore.


Sergio Barducci

Riproduzione riservata ©