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Bond da 340 milioni: ratificato il decreto ma la maggioranza affianca un odg per un piano di rilancio del paese

Mandato al Congresso per proporre al comparto bancario interno l'acquisto dei bond e aggiornare la Commissione Finanze sulla gestione delle risorse. Libera: "Il debito peserà sui cittadini, soprattutto i giovani. Serve controllo democratico"

21 feb 2021
I Capitani ReggentiI Capitani Reggenti
I Capitani Reggenti

Proseguita fino all'una e mezza di notte la seduta del consiglio, convocata d'urgenza in via eccezionale di sabato, per la ratifica del decreto delegato necessario, come regolamento per l'emissione dei titoli del debito pubblico sul mercato dei capitali internazionali. Ultimo atto per perfezionare il bond da 340 milioni che garantisce a San Marino liquidità immediata che, stando all'articolo 11 del provvedimento, verrà destinata , per 190 milioni al rimborso del prestito Cargill e a progetti di sviluppo, 93,9 al rimborso anticipato di titoli zero coupon detenuti da Cassa di Risparmio e per 55 milioni a saldare il debito con Banca Centrale.




Proprio su questo ultimo aspetto, durante il dibattito, erano emerse diverse obiezioni, anche in maggioranza mentre il Segretario di Stato Righi è arrivato ad affermare che se il Governo non è in grado di fare le riforme, non è il Governo di cui il paese ha bisogno. Poco prima della mezzanotte Rete e Domani Motus Liberi, hanno annunciato un ordine del giorno congiunto che poi è stato mediato anche con le altre componenti della maggioranza per essere approvato a fine seduta. Dà mandato al Congresso di Stato per definire un piano paese, con riforme strutturali, investimenti in infrastrutture, sostegno alle attività economiche e ai nuovi settori di sviluppo. In base al documento il finanziamento dovrà essere gestito con una attenta pianificazione, garantendo la sostenibilità del bilancio e il Governo dovrà sottoporre al comparto bancario nazionale e ad ogni soggetto che ne abbia titolo, l'opportunità di acquistare i bond sammarinesi. Il documento prevede anche un confronto periodico in commissione finanze sulla gestione del debito e l'impiego delle risorse.

Bocciato invece l'odg di Libera, che conteneva orientamenti analoghi, ma chiedeva in aggiunta la segregazione del Prestito Cargill da 150 milioni, prima della restituzione a fine anno, e precisava che le risorse attinte del bond non devono essere destinate alla spesa corrente. "Libera - commenta il Segretario Matteo Ciacci -  nonostante il muro di omertà di maggioranza e governo, continuerà a battersi per la trasparenza e la responsabilità, perché il debito contratto peserà sulle spalle dei cittadini, soprattutto i più giovani e quindi va esercitato un controllo democratico sulla gestione delle risorse e definito un piano di riforme per renderlo sostenibile".





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