In 7 abbandonano Civico 10 e mettono nero su bianco le ragioni di questa scelta: si doveva consolidare l’unione dei Movimenti. Se già nel 2012 si era persa l’occasione di percorrere questa strada oggi, rimarcano, non la si può accantonare per inseguire le alleanze più classiche. Le perplessità maggiori sono nei confronti del coinvolgimento al progetto di partiti politici presenti nel Governo appena caduto; Governo - sottolineano - che ha fallito tutti gli obiettivi, tranne qualcuno dell'ultima ora. Il dito è puntato soprattutto su Alleanza Popolare, oggi in Repubblica Futura che, ribadiscono, ha svolto un ruolo fondamentale in questa legislatura. Si continua a parlare di coalizioni senza essere in grado di costruire alleanze che creino una vera alternativa a questo sistema di potere e si perde, aggiungono, la possibilità di rinforzare la partecipazione attiva dei cittadini alla politica, che ha necessità di scelte coraggiose e dirompenti. Forse, prosegue la nota, la volontà di rinnovamento è poco presente e ancor meno convincente, non solo da parte di RF, ma anche negli altri interlocutori. Il tentativo di Civico10 di voler incidere andando al Governo, concludono, implica prendersi responsabilità nella mediazione e nel compromesso necessari per raggiungere gli obiettivi, che dovranno oltrepassare i singoli interessi di mantenimento di privilegi e posizioni, cosa che gli auguriamo possa realizzarsi.
Riproduzione riservata ©