Non hanno voluto rilasciare dichiarazioni. Solo una nota congiunta. I capigruppo delle opposizioni si sono dati appuntamento a Palazzo per chiedere alla Reggenza la convocazione di un Consiglio straordinario. Un incontro durato circa 40 minuti, per spiegare le proprie ragioni. Si dicono preoccupati, vogliono che venga fatta luce su una vicenda, quella di Banca Commerciale, che ha pesanti ricadute su tutto il sistema bancario. Già, il sistema bancario, uno dei settori portanti dell’economia sammarinese e la cui stabilità ritengono minacciata. Nel sottolineare il pieno rispetto del ruolo che ha portato gli organi di vigilanza ad intervenire su un istituto di credito, ritengono una seduta del Consiglio quanto mai necessaria. Anche perché occorre – dicono – valutare quanto incidano questi eventi sullo sviluppo dello stesso sistema. Non è bastato, alle opposizioni, il dibattito in aula parlamentare. Solo successivamente si è scoperto della messa in amministrazione straordinaria di un nuovo istituto di credito. Il problema – hanno spiegato alla Reggenza – è che il Consiglio è stato completamente tenuto all’oscuro di tutto nonostante, in quelle stesse ore, si stesse dibattendo proprio della situazione del settore bancario. L’organo istituzionale più importante del nostro Stato – dicono - deve essere messo nella condizione di sapere. Perché in un sistema democratico ed evoluto l’autorità di vigilanza del sistema finanziario dialoga con le istituzioni, rispettando il principio dell’autonomia.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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