Lo Stato si è fatto carico di ripianare il deficit prodotto da Convention Bureau sborsando 300mila euro e il Presidente socialista Augusto Casali chiede allo Stato di riprendere in mano la politica congressuale ricreando, all'interno dell'ufficio del turismo, una struttura specifica. Così, ricorda Casali, accadeva un tempo e l'attività congressuale funzionava. Il malcontento degli operatori per l'azione svolta dalla Convention Bureau è sempre stato palpabile, scrive Casali, perchè la struttura si è rivelata un centro di potere e, al massimo, di attenzioni particolari. La crisi economica, conclude il presidente socialista, si fa sentire con forza anche nel settore del turismo. Per aiutare gli operatori sarebbe sufficiente abbandonare scimiottamenti di realtà troppo diverse dalla nostra, recuperando semplicemente un po di buon senso.
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