Il primo intervento riguarda la Scuola dell’Infanzia, dove sono stati rivisti i criteri per l’assegnazione di educatori-insegnanti, introducendo una maggiore progressività. Il Decreto, a differenza del passato, assegna rispettivamente 5 insegnanti fino a 43 alunni e 6 fino a 52.
Recependo una problematica presentata in sede di commissione paritetica per la definizione dei Piani cattedra era stata sollevata tale problematica ed erano state individuate soluzioni che oggi vengono opportunamente recepite a livello normativo.
Inevitabile per il governo, fare i conti con i numeri: un calo demografico che ha visto una diminuzione del 36% degli alunni. In alcune scuole elementari aumenteranno sensibilmente le classi con meno di 13 bambini, soglia minima stabilita per legge.
“Numeri inadatti a garantire una qualità elevata della didattica, che è determinata non solo dal rapporto numerico insegnante-alunni, ma anche dalle possibilità d’interazione fra pari”, scrive il Congresso di stato.
I castelli più colpiti Montegiardino, 3 classi; Faetano, 2 ed una nel plesso di Chiesanuova.
Il Governo demanda dunque alla Direzione Didattica il compito di elaborare, in collaborazione con gli insegnanti dei plessi coinvolti, un progetto sperimentale per gruppi classe con un numero molto ridotto di alunni; con occasioni per favorire occasioni di confronto e maggiori stimoli di tipo culturale. Scongiurando così la chiusura degli istituti più piccoli, ritenuti un presidio culturale importante per il territorio che li ospita.
Inoltre il Decreto introduce la sperimentazione, nei prossimi tre anni, di un modello di tipo verticale nell'insegnamento dell'educazione fisica; scuola elementare e dell'infanzia vicine avranno lo stesso insegnante, che assicurerà loro continuità didattica nel momento delicato di passaggio da un ordine scolastico all'altro.
Per le medie e superiori l'esecutivo pensa anche a moduli orari di durata non inferiore ai 55 minuti. Revisione che verrà attuata nei prossimi anni con il concorso dei docenti. Nel frattempo il decreto prevede l'organizzazione di attività di potenziamento, di recupero, laboratoriali, recuperando in questo modo alla didattica il tempo non utilizzato per l'insegnamento.
Confermati alle Superiori lo spazio laboratoriale per l’analisi e la produzione di linguaggi teatrali e l’insegnamento dell’informatica e sul potenziamento delle materie scientifiche nell’indirizzo scientifico.
Recependo una problematica presentata in sede di commissione paritetica per la definizione dei Piani cattedra era stata sollevata tale problematica ed erano state individuate soluzioni che oggi vengono opportunamente recepite a livello normativo.
Inevitabile per il governo, fare i conti con i numeri: un calo demografico che ha visto una diminuzione del 36% degli alunni. In alcune scuole elementari aumenteranno sensibilmente le classi con meno di 13 bambini, soglia minima stabilita per legge.
“Numeri inadatti a garantire una qualità elevata della didattica, che è determinata non solo dal rapporto numerico insegnante-alunni, ma anche dalle possibilità d’interazione fra pari”, scrive il Congresso di stato.
I castelli più colpiti Montegiardino, 3 classi; Faetano, 2 ed una nel plesso di Chiesanuova.
Il Governo demanda dunque alla Direzione Didattica il compito di elaborare, in collaborazione con gli insegnanti dei plessi coinvolti, un progetto sperimentale per gruppi classe con un numero molto ridotto di alunni; con occasioni per favorire occasioni di confronto e maggiori stimoli di tipo culturale. Scongiurando così la chiusura degli istituti più piccoli, ritenuti un presidio culturale importante per il territorio che li ospita.
Inoltre il Decreto introduce la sperimentazione, nei prossimi tre anni, di un modello di tipo verticale nell'insegnamento dell'educazione fisica; scuola elementare e dell'infanzia vicine avranno lo stesso insegnante, che assicurerà loro continuità didattica nel momento delicato di passaggio da un ordine scolastico all'altro.
Per le medie e superiori l'esecutivo pensa anche a moduli orari di durata non inferiore ai 55 minuti. Revisione che verrà attuata nei prossimi anni con il concorso dei docenti. Nel frattempo il decreto prevede l'organizzazione di attività di potenziamento, di recupero, laboratoriali, recuperando in questo modo alla didattica il tempo non utilizzato per l'insegnamento.
Confermati alle Superiori lo spazio laboratoriale per l’analisi e la produzione di linguaggi teatrali e l’insegnamento dell’informatica e sul potenziamento delle materie scientifiche nell’indirizzo scientifico.
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