Civico10 e Sinistra Unita manifestano grande soddisfazione per l'approvazione, giovedì scorso, dell'ordine del giorno in materia di tutela delle istituzioni pubbliche di fronte a vicende penali che coinvolgono suoi esponenti.
Siamo stati noi, infatti, a presentare in Consiglio, quasi 1 anno fa, la mozione che ha dato origine al dibattito da cui è scaturito questo ordine del giorno.
La mozione aveva proprio questo obiettivo: far si che il Consiglio ragionasse su come tutelare le istituzioni pubbliche (quindi certamente il Governo, il Consiglio, le Commissioni ma anche i partiti e gli altri organi ed enti a rilevanza pubblica) e la credibilità e rappresentatività di queste istituzioni di fronte a vicende di rilevanza penale in cui i loro singoli componenti venissero eventualmente coinvolti.
Tema che va risolto evidentemente cercando di evitare comportamenti discrezionali e opportunistici da parte degli interessati o dei loro partiti, ma anche dibattiti infiniti sull'innocenza o la colpevolezza preventiva dei soggetti coinvolti in vicende penali, con le connesse dichiarazioni di principio da una parte e dall'altra.
Serve una legge, serve una codificazione delle situazioni, che stabilisca esattamente in quali casi ed in quali situazioni il ruolo politico o rappresentativo che un soggetto ricopre debba essere messo in secondo piano rispetto alla tutela della credibilità dell'istituzione di cui fa parte. Ferma restando sempre la possibilità per il singolo individuo di fare scelte più tutelanti per le istituzioni stesse anche nel momento in cui questo non fosse richiesto (es: lasciare il proprio ruolo anche se la legge non lo prevedrebbe).
Esistono varie complessità nella soluzione di questo problema. Vi sono reati di impatto diverso (alcuni sono di carattere personale, come, per fare qualche esempio, le lesioni a seguito di un incidente oppure una diffamazione; altri sono invece di alta valenza collettiva, come la corruzione, il
ricevimento di tangenti, l'associazione a delinquere, ecc....specie quando questi reati sono stati compiuti proprio utilizzando le istituzioni come tramite) e vi sono momenti diversi di un processo (es: una persona può essere solo indagata, oppure rinviata a giudizio, oppure condannata in primo grado o infine condannata in via definitiva): la legge dovrà stabilire cosa dovrà accadere in ognuna di queste situazioni, per non lasciare più spazio alle incertezze o alle discrezionalità.
Con una aggiunta importante: sarà introdotto nella legislazione il concetto della “sospensione cautelare dei membri del Consiglio Grande e Generale e del Governo”, che oggi manca. Oggi un consigliere, ad esempio, può “resistere” o dimettersi, senza altre possibilità. La sospensione, una via di mezzo fra le 2 cose, darà un ulteriore strumento alle istituzioni per tutelare il loro buon andamento di fronte a situazioni di rilevante gravità. È un tema per cui abbiamo lottato molto e ci fa piacere essere sulla buona strada per vincere questa battaglia.
Cittadinanza Attiva
Siamo stati noi, infatti, a presentare in Consiglio, quasi 1 anno fa, la mozione che ha dato origine al dibattito da cui è scaturito questo ordine del giorno.
La mozione aveva proprio questo obiettivo: far si che il Consiglio ragionasse su come tutelare le istituzioni pubbliche (quindi certamente il Governo, il Consiglio, le Commissioni ma anche i partiti e gli altri organi ed enti a rilevanza pubblica) e la credibilità e rappresentatività di queste istituzioni di fronte a vicende di rilevanza penale in cui i loro singoli componenti venissero eventualmente coinvolti.
Tema che va risolto evidentemente cercando di evitare comportamenti discrezionali e opportunistici da parte degli interessati o dei loro partiti, ma anche dibattiti infiniti sull'innocenza o la colpevolezza preventiva dei soggetti coinvolti in vicende penali, con le connesse dichiarazioni di principio da una parte e dall'altra.
Serve una legge, serve una codificazione delle situazioni, che stabilisca esattamente in quali casi ed in quali situazioni il ruolo politico o rappresentativo che un soggetto ricopre debba essere messo in secondo piano rispetto alla tutela della credibilità dell'istituzione di cui fa parte. Ferma restando sempre la possibilità per il singolo individuo di fare scelte più tutelanti per le istituzioni stesse anche nel momento in cui questo non fosse richiesto (es: lasciare il proprio ruolo anche se la legge non lo prevedrebbe).
Esistono varie complessità nella soluzione di questo problema. Vi sono reati di impatto diverso (alcuni sono di carattere personale, come, per fare qualche esempio, le lesioni a seguito di un incidente oppure una diffamazione; altri sono invece di alta valenza collettiva, come la corruzione, il
ricevimento di tangenti, l'associazione a delinquere, ecc....specie quando questi reati sono stati compiuti proprio utilizzando le istituzioni come tramite) e vi sono momenti diversi di un processo (es: una persona può essere solo indagata, oppure rinviata a giudizio, oppure condannata in primo grado o infine condannata in via definitiva): la legge dovrà stabilire cosa dovrà accadere in ognuna di queste situazioni, per non lasciare più spazio alle incertezze o alle discrezionalità.
Con una aggiunta importante: sarà introdotto nella legislazione il concetto della “sospensione cautelare dei membri del Consiglio Grande e Generale e del Governo”, che oggi manca. Oggi un consigliere, ad esempio, può “resistere” o dimettersi, senza altre possibilità. La sospensione, una via di mezzo fra le 2 cose, darà un ulteriore strumento alle istituzioni per tutelare il loro buon andamento di fronte a situazioni di rilevante gravità. È un tema per cui abbiamo lottato molto e ci fa piacere essere sulla buona strada per vincere questa battaglia.
Cittadinanza Attiva
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