Già superato il dossier che più aveva agitato il quadro politico, in questa fase. Il via libera – nei giorni scorsi – ad un potenziamento dell'operatività dello Stato Civile, consentirà una risposta capillare anche alla questione dei documenti per i neo-sammarinesi residenti all'estero. Placatasi la polemica, la Commissione Elettorale è passata questa mattina ad un adempimento di prammatica: l'analisi delle richieste di voto domiciliare presentate nei termini di legge: la deadline – per la cronaca - erano le ore 14 di lunedì 27 maggio. Ammessi dunque a questa specifica modalità, 20 ospiti della RSA La Fiorina e 5 pazienti di Villa Oasi.
Registrato nel corso degli anni un incremento importante di richieste, da queste realtà. Per questo motivo – anche in virtù di un adeguamento normativo del 2020 – il Presidente e lo scrutatore del seggio speciale, che ha sede nell'Ospedale, si recheranno in queste due strutture; oltre ovviamente alle singole abitazioni private dove si trovino malati intrasportabili. In quest'ultimo caso le richieste accettate – previa presentazione di certificato - sono state 15 su 25.
Nel corso della riunione odierna si sarebbe parlato anche dell'opportunità – in futuro – di rivedere i criteri medici per l'accesso al voto a domicilio; essendo considerato troppo generico quello – prettamente fisico – dell'allettamento. Nel caso sarà necessaria una modifica della Legge qualificata in materia elettorale del 1996 e sue successive modifiche ed integrazioni. Forse l'ultimo incontro della Commissione Elettorale – quello di oggi – in vista del 9 giugno. Già a pieno regime la macchina organizzativa.