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In Congresso l'accordo San Marino-Italia

20 gen 2004
In Congresso l'accordo San Marino-Italia
Tre i temi di ampio respiro che hanno segnato la seduta del Congresso di Stato: la tabella di marcia dell’esecutivo, per raggiungere gli obiettivi indicati, l’intesa con Ecofin per la tassazione dei redditi da deposito dei non residenti, e l’accordo di cooperazione economica con la Repubblica italiana. Sul primo aspetto il Congresso di Stato ha definito un planning operativo: attivato il gruppo di coordinamento e le sei sedi di confronto, ci si appresta a completare l’assestamento con la lunga serie di nomine negli organismi istituzionali, prevista nell’ordine del giorno dei lavori consigliari, poi gli interventi legislativi conseguenti alla finanziaria, per i quali si sono definite tutte le scadenze. Il governo – hanno dichiarato i Segretari di Stato agli esteri, le finanze e l’industria, ha messo in cantiere quegli interventi di carattere straordinario per i quali si è costituito. La pianificazione, definita ad inizio anno, dovrà essere rigorosamente rispettata. Sul fronte internazionale, con riferimento alla trattativa aperta con l’Ecofin, l’esecutivo ha messo a punto la posizione che intende sottoporre all’Unione Europea: nessuna rinuncia al segreto bancario, la disponibilità a discutere sulle aliquote di tassazione dei redditi da deposito bancario, sulla scorta della posizione tenuta dalla Svizzera e sulla quale le autorità elvetiche hanno raggiunto un accordo con Bruxelles. Nella capitale belga è prevista una riunione tecnica, che si terrà il 26 gennaio proprio per definire alcuni aspetti della trattativa. Pronta anche la bozza di accordo di cooperazione economica con l’Italia, che in settimana il Segretario Berardi invierà al collega italiano Franco Frattini. Un documento che indica in 10 punti le questioni sulle quali il Titano cerca un’intesa per assicurare– spiega Berardi – reciproci vantaggi ai due paesi e ai rispettivi cittadini. Al primo punto la questione economico-finanziaria, per ricercare una reciprocità delle banche di San Marino, prevedendo l’emissione di prodotti finanziari sammarinesi, al riparo da condizioni di disturbo o concorrenziali. Poi i Trasporti, con il coinvolgimento di San Mario nei progetti di viabilità del circondario. Al terzo punto le risorse immateriali, come i marchi e i brevetti, con l’istituzione di registri sammarinesi e il possibile insediamento di Corti arbitrarie in materia. Poi il registro Navale e quello aeronautico. Si ipotizza l’utilizzo da parte delle future compagnie navali sammarinesi di uno dei porti italiani, ad esempio Ancona o Ravenna, attraverso una internazionalizzazione, come avvenuto per lo scalo aereo di Rimini/San Marino. Altro aspetto contenuto nella bozza la creazione di un polo tecnologico e della ricerca, che accanto alla collaborazione in campo universitario dovrebbe consentire al Titano di diventare un punto di riferimento per l’imprenditoria dell’Italia Centrale impegnata nello sviluppo di prodotti tecnologicamente avanzati. Collaborazioni previste anche in campo turistico e sanitario, come la libera circolazione delle merci e dei prodotti, e ancora il riconoscimento degli albi professionali e delle professioni, come pure degli atti professionali. Infine le innovazioni, con particolare riferimento alle telecomunicazioni, le strutture informatiche di supporto, il commercio elettronico. La trattativa riprenderà dunque molto presto, nell’intenzione di arrivare in tempi brevi alla firma dell’accordo.

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