Tutto azzerato, si riparte da capo. Il Congresso di Stato ha deciso di annullare le famose delibere congelate, quelle relative alla revisione degli organici negli uffici pubblici e di fissare i criteri rigorosi e le procedure alle quali attenersi in relazioni ai cosiddetti posti vacanti. Trasferire le competenze agli organi amministrativi, Capo del Personale, Coordinatori, Dirigenti della PA e Consigli di Amministrazione per le Aziende, che dovranno utilizzare rigorosamente il sistema della supplenza interna o dell’interpello, secondo però nuovi criteri. I distacchi saranno consentiti solo se a pari livello. "Non più – spiega il segretario di Stato per gli Affari Interni, Valeria Ciavatta – per garantire scorciatoie nell’avanzamento di carriera, come è accaduto in passato". E’ un’analisi pesante quella del responsabile degli Interni, che punta il dito contro le delibere contestate: "contenevano soluzioni in alcuni casi giuste, in altri invece ingiuste, trascuravano poi – aggiunge – di considerare situazioni degne di grande attenzione". Tutto da rifare, quindi, secondo i principi indicati, nell’ottica del contenimento del numero di dipendenti dello Stato e di risparmio delle risorse economiche.
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