Più uniti, più forti. Per il grande progetto della sinistra, “per abbattere muri - dice Alessandro Bevitori - ampiamente superati dalla storia”. “Per proporre qualcosa di nuovo, ritornando a vivere la politica a contatto con la gente.” Domani, nel Congresso Fondativo, SSD ricorderà che dopo anni di tabù vanno affrontati temi come maternità consapevole, unioni affettive, rappresentanza di genere, testamento biologico e fine vita. Fondamentali l'introduzione dell'indice ISEE e il potenziamento di sanità e scuola pubblica. Al di là del programma – afferma Ivan Foschi – ci sono temi non previsti dalla Coalizione, istanze provenienti dalla società “che partito e maggioranza hanno il dovere di proporre al Governo”. Più uniti e più forti non solo come partito, ma anche con gli alleati.
“Un partito che si struttura – spiega Marina Lazzarini - è più forte anche all'interno di un' alleanza. Penso sia positivo per tutti, anche per maggioranza e governo”.
Per il segretario si ragiona su una rosa di due nomi: Tony Margiotta ed Eva Guidi. Ma ancora una volta è il progetto ad avere la priorità, non la persona. Cercare sintesi per risolvere i problemi. “Dobbiamo guardare a quello che ci unisce – dice Foschi - non da dove veniamo”. Questa convergenza intorno a progetti comuni senza esaltare le differenze, rappresenta un buon esempio per affrontare le difficoltà del paese. La strada verso l'unificazione non si chiude con la nascita del partito. “Porte aperte già a Civico 10, a chi si riconosce nei valori e nel percorso di SSD” – precisa la Lazzarini. Per quanto riguarda invece il Psd, “non mi sembra abbia trovato unità d'intenti. Deve ancora superare divisioni interne. Una soluzione potrebbe essere proprio SSD”.
Nel servizio le interviste a Tony Margiotta e Marina Lazzarini
MF
“Un partito che si struttura – spiega Marina Lazzarini - è più forte anche all'interno di un' alleanza. Penso sia positivo per tutti, anche per maggioranza e governo”.
Per il segretario si ragiona su una rosa di due nomi: Tony Margiotta ed Eva Guidi. Ma ancora una volta è il progetto ad avere la priorità, non la persona. Cercare sintesi per risolvere i problemi. “Dobbiamo guardare a quello che ci unisce – dice Foschi - non da dove veniamo”. Questa convergenza intorno a progetti comuni senza esaltare le differenze, rappresenta un buon esempio per affrontare le difficoltà del paese. La strada verso l'unificazione non si chiude con la nascita del partito. “Porte aperte già a Civico 10, a chi si riconosce nei valori e nel percorso di SSD” – precisa la Lazzarini. Per quanto riguarda invece il Psd, “non mi sembra abbia trovato unità d'intenti. Deve ancora superare divisioni interne. Una soluzione potrebbe essere proprio SSD”.
Nel servizio le interviste a Tony Margiotta e Marina Lazzarini
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