Il consigliere Federico Bartoletti rompe il silenzio sulle sue amicizie con gli indagati dell’inchiesta Criminal Minds, portate in aula consiliare da Gabriele Gatti, gli avevano fatto supporre qualche veridicità nelle accuse. “Non ho mai condiviso l’azione politica dell’ex Segretario di Stato Gatti, quindi ogni sua dichiarazione la ascolto, la registro e al momento che riterrò opportuno rientrerà nell’esercizio di rendiconto con la memoria della storia politica di questo Paese. Oggi è il momento della responsabilità, del lavoro da pompieri sull’incendio che danneggia il nostro Paese” – scrive Bartoletti - L’ho già detto più volte ed in ogni sede che sono tante le questioni da esaminare: dalle lontane Mano Regie e Long Drink alle più attuali, ad esempio Delta-Sopaf. In mezzo ci sono vent’anni di storia. Desidero comprendere le dinamiche degli errori compiuti al fine di non ripeterli in futuro, viste le conseguenze che ricadono sulle imprese e su tutti i cittadini e certo non per dirimere questioni civilistiche o penali che competono a chi fa tutt’altro mestiere e non il servizio politico. Sui media ho letto che il sottoscritto non potesse replicare per qualche tipo di remora o timore. Il consigliere prosegue dicendo che nulla teme su questa terra e proprio per niente l’ex Segretario di Stato Gabriele Gatti. “Anzitutto e per chiarezza verso i lettori dico che sono amico di Marco Bianchini e aggiungo subito che lui non mi ha mai accompagnato in alcuna visita istituzionale a Roma. – scrive Federico Bartoletti - L’unica visita cui ha partecipato un suo collaboratore risale all’inizio del 2009 per un incontro con l’On. Angelino Alfano, allora Ministro della Giustizia della Repubblica Italiana e sempre nella stessa giornata per la consegna al compianto Presidente emerito della Repubblica Italiana Francesco Cossiga del passaporto diplomatico sammarinese cui teneva tantissimo"
Riproduzione riservata ©