“Come ha reagito mio fratello? Con la pacatezza di sempre. In questo periodo così lungo e difficile lo ha aiutato la Fede” . Per Simona e per tutta la famiglia Bianchini sono stati cinque mesi interminabili. L’ex patron della Karnak era stato arrestato il 16 gennaio scorso, nell’ambito dell’operazione della Guardia di Finanza di Rimini ‘Criminal Minds' che lo vedeva accusato di ricettazione e corruzione. Una indagine molto delicata, che tuttora scorre in filoni distinti, che ha portato in carcere anche Enrico Nanna finanziere accusato di aver passato informazioni sulle indagini che i colleghi stavano facendo sulla Karnak, Bruno Platone e Riccardo Ricciardi, secondo l’accusa due tra i più stretti collaboratori di Bianchini e Claudio Vitalucci, un imprenditore di Ancona i cui interessi finirono col cozzare con quelli di Bianchini. Entrambi, per risolverli, - sempre secondo l’accusa- utilizzarono dei ‘guardaspalla’. Dopo l’estradizione in Italia a Bianchini furono concessi gli arresti domiciliari, con qualche mugugno neanche troppo velato da parte della Procura. Da lunedì l’imprenditore è libero, o quasi: ha l’obbligo di dimora a Pesaro. L’indagine è in corso, i suoi legali cantano vittoria “ a breve cadrà anche l’obbligo di dimora” commenta Giovanni di Maio, “siamo convinti che la posizione di Bianchini si chiarirà sempre di più” fa eco Marco Martines. In famiglia il sollievo si mescola al dolore, allo sforzo di questi mesi di proteggere i bambini, di tentare la normalità. “ dall’oggi al domani molte persone mi hanno tolto il saluto” ci ha raccontato Simona. E se la fede in Dio non ha mai vacillato, quella nella giustizia non era così solida. Intanto l’inchiesta terremoto prosegue: nell’ultimo interrogatorio Platone ha confermato il legame con la MB Class ed i pagamenti effettuati da Bianchini a Vitalucci.
Sara Bucci
Sara Bucci
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