L’assestamento di bilancio è passato con 31 voti a favore e 23 contrari. E anche il dibattito ha confermato schieramenti abbastanza compatti, con lievi sfumature. Valentini ha ripercorso le azioni messe in campo, sottolineando come per il bilancio previsionale 2011 ci si aspetta una riduzione del deficit che ora ammonta a 70 milioni 800mila euro. Ovviamente contraria all'assestamento la minoranza: "Il governo non fa scelte e le vere vittime sono i lavoratori", afferma Vanessa Muratori di Sinistra Unita, convinta che si voglia tornare alla vecchia economia di privilegi e lobby di potere. Per Simone Celli dei Socialisti riformisti i dati sono inquietanti e in due anni di governo i problemi sono peggiorati. "Si taglia - aggiunge Denise Bronzetti del Psd - partendo dalle famiglie, dai lavoratori dipendenti e dalle fasce più deboli". "Questo assestamento è la fotografia del fallimento del governo, incapace di fare scelte coraggiose e di dare prospettive", dichiara Pier Marino Mularoni dei DdC. Sull'altro fronte, la maggioranza dà il suo sostegno al provvedimento. Stefano Palmieri di Alleanza Popolare sottolinea che per anni non state prese decisioni forti. "Questo assestamento limita i danni". Decisamente preoccupato, anche per il deficit 2011, il collega Pier Marino Meniccucci, che ribadisce l'importanza di normalizzare i rapporti con l'Italia. Mentre in casa Dc, Marco Gatti, sottolinea la necessità di eliminare gli sprechi a tutti i livelli della PA, andando verso una sua riorganizzazione, pensando bene ogni sostituzione o reinserimento dopo il pensionamento.
Sonia Tura
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