La polemica sulla retribuzione di alcuni giudici rovina la festa al Segretario di Stato alla Giustizia, Fabio Berardi, che aveva incassato il voto unanime dell’Assemblea Parlamentare sulla relazione del Magistrato Dirigente e sull’ordine del giorno presentato dal Governo. Lo stesso risultato ottenuto dal documento presentato in Commissione Affari di Giustizia dal Presidente Alberto Cecchetti, nel quale il Governo si impegna ad accelerare i tempi dei processi per infortunio sul lavoro, e chiede contestualmente al magistrato dirigente di monitorare il fenomeno crescente degli abusi sui minori. La polemica è scoppiata subito dopo, sulla scorta di una affermazione del Capogruppo di Alleanza Popolare, Tito Masi, in merito ad una delibera adottata dall’esecutivo lunedì scorso, con la quale si è riconosciuto un adeguamento retributivo ad alcuni giudici conciliatori. Un modo – ha spiegato il Segretario Berardi – per regolarizzare una situazione pregressa, antecedente all’approvazione della legge che fissa le retribuzioni dei magistrati. Una soluzione – ha aggiunto – di carattere straordinario e forfettaria, per una circostanza che questo governo si è trovato ad affrontare e non ha creato. Non ci sta Tito Masi che presenta un ordine del giorno per impegnare il Governo al ritiro della delibera in questione, definita dal capogruppo di AP illegittima. Non condivide il consigliere democristiano Pier Marino Menicucci, che rigetta la critica e difende l’intervento del Congresso di Stato che – dichiara – ha riconosciuto ai giudici in questione un diritto che avrebbero visto confermato in tribunale. Qualche momento di tensione dopo la proposta del consigliere dei democratici, Fausta Morganti, per una temporanea sospensione della delibera, posizione condivisa dalla collega Francesca Michelotti. Annunciano intanto voto favorevole all’ordine del giorno di Ap anche Rifondaizone Comunista, i Poplari, Nuova San Marino e i Sammarinesi per la Libertà. Alla fine il Segretario alla Giustizia Fabio Berardi fa sapere all’assemblea di accogliere il suggerimento del consigliere Fausta Morganti e annuncia la decisione dell’esecutivo di sospedere temporaneamente la delibera e di trasferire la questione all’interno della Commisisone Affari di Giustizia. Soddisfatta dell’esito Alleanza Popolare che visto il ripensamento del governo decide di ritirare l’ordine del giorno.
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