Si è concluso il lungo dibattito, in Consiglio Grande e Generale, sulle dimissioni del consigliere del Psd, Alvaro Selva e sulla proroga da concedere alla commissione consiliare d’inchiesta. Proroga che la maggioranza ha concesso, arrivando così ad un accordo con le forze di minoranza, che hanno anche rinunciato alle repliche previste al termine del dibattito.
Il comma si è chiuso con l’Approvazione, all’unanimità, con voto palese, dell’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Psd, Claudio Felici che impegna il Congresso di Stato ad emanare un decreto legge d’urgenza, per modificare la legge istitutiva della stessa commissione.
Prevede anche che le audizioni e la presentazione dei documenti dovranno concludersi entro il 6 febbraio, e che i lavori debbano improrogabilmente chiudersi entro il 12.
La relazione conclusiva sarà consegnata in un plico sigillato nelle mani della Reggenza e la discussione in Consiglio avverrà nella sessione già fissata del 14, 15 e 16 febbraio.
Per quanto riguarda la Presidenza, il documento della maggioranza impegna la commissione ad operare nelle massime condizioni di efficienza e collegialità interna, allargando le responsabilità della gestione della commissione, oggi in capo al solo Massimo Rossini. L’ipotesi è che venga affiancato da un commissario dell’opposizione.
Approvato con 46 voti favorevoli e 8 contrari anche l’ordine del giorno dei dissidenti democristiani, che chiedeva un percorso forte di recupero di credibilità da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini. Chiede una rapida conclusione dei lavori della commissione di inchiesta e invita tutte le forze politiche a rispettare le regole e competenze istituzionali.
Archiviato il comma straordinario su Selva, la tensione in aula si è spenta: la cronaca consiliare ha visto il passaggio in Commissione del Progetto di Legge per la salvaguardia della fauna selvatica e la ratifica dei decreti delegati.
Approvate le istanze d’arengo per la modernizzazione e potenziamento dei servizi pubblici in centro e per la tombinatura della condotta fognaria da Città al Fosso della Baldasserona.
Il comma si è chiuso con l’Approvazione, all’unanimità, con voto palese, dell’ordine del giorno presentato dal capogruppo del Psd, Claudio Felici che impegna il Congresso di Stato ad emanare un decreto legge d’urgenza, per modificare la legge istitutiva della stessa commissione.
Prevede anche che le audizioni e la presentazione dei documenti dovranno concludersi entro il 6 febbraio, e che i lavori debbano improrogabilmente chiudersi entro il 12.
La relazione conclusiva sarà consegnata in un plico sigillato nelle mani della Reggenza e la discussione in Consiglio avverrà nella sessione già fissata del 14, 15 e 16 febbraio.
Per quanto riguarda la Presidenza, il documento della maggioranza impegna la commissione ad operare nelle massime condizioni di efficienza e collegialità interna, allargando le responsabilità della gestione della commissione, oggi in capo al solo Massimo Rossini. L’ipotesi è che venga affiancato da un commissario dell’opposizione.
Approvato con 46 voti favorevoli e 8 contrari anche l’ordine del giorno dei dissidenti democristiani, che chiedeva un percorso forte di recupero di credibilità da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini. Chiede una rapida conclusione dei lavori della commissione di inchiesta e invita tutte le forze politiche a rispettare le regole e competenze istituzionali.
Archiviato il comma straordinario su Selva, la tensione in aula si è spenta: la cronaca consiliare ha visto il passaggio in Commissione del Progetto di Legge per la salvaguardia della fauna selvatica e la ratifica dei decreti delegati.
Approvate le istanze d’arengo per la modernizzazione e potenziamento dei servizi pubblici in centro e per la tombinatura della condotta fognaria da Città al Fosso della Baldasserona.
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