Il Consiglio Grande e Generale è tornato ad occuparsi della vicenda Scaramella. L’occasione la fornisce un rapporto dettagliato che Alvaro Selva ha consegnato alla Reggenza e ai rappresentanti dei gruppi consiliari. Si tratta della documentazione depositata presso la procura antimafia di Bologna. L’ex consulente della commissione Mitrokin lamenta la scarsa collaborazione dell’Ambasciata italiana a San Marino, di non essere stato ricevuto dall’allora Segretario agli Esteri, Fabio Berardi e rivela di aver invece incontrato l’ex Segretario agli Esteri, Gabriele Gatti, dal quale ha ricevuto un promemoria riepilogativo depositato all’ambasciata italiana. Appunti nei quali – scrive lo stesso Scaramella – Alvaro Selva viene indicato come il personaggio che nella metà degli anni ’90 è stato contattato tramite la Fondazione Gorbaciov per riavviare relazioni economiche con la Russia. Selva – si legge – è anche additato come l’uomo che è probabilmente a conoscenza dei segreti della mafia russa ed ucraina, massicciamente insediatasi nella zona di Rimini, descritta dal dottor Gatti – prosegue Scaramella - come la “organizzazione presente a San Marino coinvolgente interessi poco leciti collegata a soggetti russi ed ucraini”. Fatti in realtà già noti, discussi in occasione della commissione d’inchiesta sul Casinò, e che oggi tornano alla ribalta in vista anche della mozione firmata dai consiglieri Morri, Arzilli, Casali e Rattini, per l’apertura di una Commissione d’inchiesta che faccia piena luce sul caso Scaramella.
Una seduta segnata da segnali di tensione politica, i nodi in attesa di soluzione sono ancora lì e si aspetta di vedere come verranno affrontati. Numerose le richieste di spiegazioni dalla Democrazia Cristiana, sulla legge in materia di giustizia, sui rapporti con l’Unione Europea e circa il protocollo d’intesa sul gas, una questione sulla quale anche Alleanza Nazionale vuole vederci chiaro e interpella il Governo per conoscere lo stato delle trattative con la Libia, i termini dell’intesa stipulata e se una società privata sostituirà l’Azienda dei Servizi. Poi una serie di ordini del giorno: del consigliere Claudio Podeschi per un dibattito sul nuovo piano regolatore generale; a firma congiunta di Popolari, NPS e DC, per discutere dei interventi strutturali per approvvigionamento idrico, smaltimento rifiuti ed erogazione di servizi, per affrontare i temi del caro vita in Repubblica. DC, Noi Sammarinesi, AN e Popolari chiedono di discutere vari aspetti che afferiscono al turismo e commercio. Infine un documento di Popolari, AN e Noi Sammarinesi auspica la discussione in aula sull’operatività della Polizia Civile. Sulle tensioni di maggioranza arriva un chiarimento di Alleanza Popolare, che in una nota afferma che il vero problema non è quello di contare le macchinette per i giochi ma piuttosto pensare a quale debba essere il futuro sviluppo economico del Paese. Con gli alleati di governo – rivela – c’è un accordo perchè chi già deteneva un concessione potesse mantenere una presenza secondaria rispetto alle altre strutture. Una soluzione incompatibile - scrive - con il megaprogetto di un imprenditore privato, chiunque esso sia, che stravolgerebbe un equilibrio già di per se difficile. Incomprensibile – conclude - sarebbe condizionare l’azione di un governo, che ha già raggiunto molti risultati positivi, alla soluzione delle esigenze di un imprenditore privato. Sarebbe poco responsabile nei confronti del Paese, ed è un comportamento che Alleanza Popolare trova inaccettabile.
Una seduta segnata da segnali di tensione politica, i nodi in attesa di soluzione sono ancora lì e si aspetta di vedere come verranno affrontati. Numerose le richieste di spiegazioni dalla Democrazia Cristiana, sulla legge in materia di giustizia, sui rapporti con l’Unione Europea e circa il protocollo d’intesa sul gas, una questione sulla quale anche Alleanza Nazionale vuole vederci chiaro e interpella il Governo per conoscere lo stato delle trattative con la Libia, i termini dell’intesa stipulata e se una società privata sostituirà l’Azienda dei Servizi. Poi una serie di ordini del giorno: del consigliere Claudio Podeschi per un dibattito sul nuovo piano regolatore generale; a firma congiunta di Popolari, NPS e DC, per discutere dei interventi strutturali per approvvigionamento idrico, smaltimento rifiuti ed erogazione di servizi, per affrontare i temi del caro vita in Repubblica. DC, Noi Sammarinesi, AN e Popolari chiedono di discutere vari aspetti che afferiscono al turismo e commercio. Infine un documento di Popolari, AN e Noi Sammarinesi auspica la discussione in aula sull’operatività della Polizia Civile. Sulle tensioni di maggioranza arriva un chiarimento di Alleanza Popolare, che in una nota afferma che il vero problema non è quello di contare le macchinette per i giochi ma piuttosto pensare a quale debba essere il futuro sviluppo economico del Paese. Con gli alleati di governo – rivela – c’è un accordo perchè chi già deteneva un concessione potesse mantenere una presenza secondaria rispetto alle altre strutture. Una soluzione incompatibile - scrive - con il megaprogetto di un imprenditore privato, chiunque esso sia, che stravolgerebbe un equilibrio già di per se difficile. Incomprensibile – conclude - sarebbe condizionare l’azione di un governo, che ha già raggiunto molti risultati positivi, alla soluzione delle esigenze di un imprenditore privato. Sarebbe poco responsabile nei confronti del Paese, ed è un comportamento che Alleanza Popolare trova inaccettabile.
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