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Consiglio: No dell'aula alle istanze d'Arengo, si riparte lunedì

19 set 2015
No dell'aula alle prime istanze d'arengoConsiglio: No dell'aula alle istanze d'Arengo, si riparte lunedì
Consiglio: No dell'aula alle istanze d'Arengo, si riparte lunedì - c'è grande attesa per i riferimenti e il dibattito sull'accordo Ecofin e lo scambio automatico di in...
Riprenderanno nel pomeriggio di lunedì, precisamente alle 13, i lavori consiliari che ieri hanno concluso la ratifica dei decreti delegati e decreti leggi all'ordine del giorno. Si è poi passati alle istanze d'Arengo. Dopo la bocciatura all'unanimità di quella che chiedeva di abrogare la legge del 1950 e che vieta la ricostituzione del partito fascista, non passano neppure le tre successive. La prima chiedeva la possibilità di sottoporre a referendum anche le leggi qualificate, respinta però con 24 voti contrari e 13 favorevoli. “Per il Collegio garante – ha sottolineato il segretario agli Interni, Venturini - sottoporre leggi costituzionali e qualificate a referendum abrogativo farebbe infatti venire meno la differenza delle fonti che sarebbero tutte appiattite nella giurisprudenza ordinaria”. Di tutt'altro avviso l'opposizione che in generale la considera una forte limitazione per la cittadinanza di intervenire attraverso lo strumento referendario. L'Aula dice no anche all'istanza per la ri-trascrizione dei nomi dei Capitani Reggenti allora in carica sulla Colonna Romana donata a San Marino dall'Italia nel 1937”. Il Governo – fa sapere il segretario al Territorio, Mularoni - ha richiesto un parere alla Commissione Monumenti la quale ritiene che dal punto di vista storico-culturale non si giustifichi una riscrittura di quei nomi e parla di rimozione causa atto vandalico; una interpretazione, quest'ultima, non condivisa da diverse forze politiche. Infine l'esame dell'istanza per la costruzione di passaggi pedonali sopraelevati lungo la Superstrada, respinta con 18 voti a favore, 19 contrari e 2 astenuti, quindi per un solo voto di scarto. Il Governo conferma la difficoltà di realizzare nel giro di sei mesi gli specifici interventi richiesti dai cittadini “perché le finanze dello Stato non lo permettono”. Motivazioni che non convincono una larga parte di consiglieri di tutti gli schieramenti, ma il risultato finale - seppur di un soffio - è sfavorevole alla richiesta. I lavori consiliari dunque riprenderanno lunedì alle 13: c'è grande attesa per i riferimenti e il dibattito sull'accordo Ecofin e lo scambio automatico di informazioni, e soprattutto sull'apertura di una linea di credito per sostenere la liquidità delle banche sammarinesi.

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