Il comma su finanziamento e bilancio si apre con il riferimento del Segretario Gatti: “nei prossimi giorni – dice - avremo la disponibilità del prestito ponte”. La firma è vicina, nonostante un ritardo determinato – spiega - dalla fuoriuscita di notizie riservate. Sarà restituito con gli introiti che deriveranno dalla successiva collocazione del Titano bond sul mercato internazionale. Smentisce poi la notizia che quest'anno non ci sarà il trasferimento al fondo pensioni. È stato inoltre chiesto alle parti sociali disponibilità per collaborare alla riforma entro l'anno. Molto – ha aggiunto – dipenderà dall'andamento della pandemia, che inciderà sull'economia sammarinese e quindi anche sul bilancio dello Stato. Il deficit previsto è stato fortemente ridotto: ammonterà a 67 milioni.
Per il segretario di Libera Matteo Ciacci l'impostazione data dal Governo è pericolosa; sbagliato rivolgersi, per il prestito ponte, ad un soggetto finanziario con sede nel Delaware, Stato non specchiato rispetto a standard internazionali a cui San Marino si è invece uniformato. Cosa dicono – chiede - Banca Centrale e Aif? L'opposizione teme che si stia ipotecando presente e futuro, che il Governo stia solo prendendo tempo. Troppa poca trasparenza – accusa - per un prestito che ancora non si sa come verrà ripagato. Sarebbe stato meglio – dice - rivolgersi a risorse interne. Punto su cui Gatti è stato chiaro: “dire di farcela da soli ci ha portato all'attuale situazione, le risorse si stanno esaurendo”. Perplessità sulla manovra anche dagli alleati di Governo. Carlotta Andruccioli di Domani Motus Liberi si aspettava più consapevolezza delle necessità del Paese e maggiore lungimiranza. “Non basta – dice – fare tornare i conti. Il bilancio non è solo contabilità ma programmazione”. Non vede un cambio di passo.
“Doveva essere il bilancio delle scelte, ci viene da sorridere”, commenta Andrea Zafferani. Sul prestito ponte, “siamo pronti - promette il consigliere di RF - a qualsiasi iniziativa per ostacolarlo”. Critica anche il taglio di 16 milioni all'Iss durante una pandemia. Francesca Civerchia non teme il deficit e neppure la crisi di liquidità, “ma sarei preoccupata – dice - se San Marino perdesse credibilità o se venisse ritenuto Stato in cui non vige lo stato di diritto”. C'è il tema dello sviluppo, con Stefano Canti che vuole vedere cantieri aperti: “abbiamo fatto molto per lavori pubblici” dice, invitando a concentrarsi su 3-4 opere per rilanciare il comparto turistico e riqualificare il patrimonio esistente, energetico, antisismico ed edifici storici. “Non è bilancio che ci soddisfa appieno”, commenta Adele Tonnini, e il prestito ponte “non dovrà essere utilizzato per la spesa corrente”. Diverse le proposte di Rete: dalla richiesta agli stati amici al fondo sovrano. “Spiace vedere che si perseguono solo alcune linee”, e invita governo e maggioranza a "fare più squadra”.