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Consiglio PDCS: tre richieste in un documento

5 ott 2006
PDCS
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Verrà discusso nel prossimo Consiglio Centrale del 16 ottobre il documento presentato dai 21 firmatari, con il quale si chiede gestione collegiale del partito, la convocazione di un congresso straordinario e una riorganizzazione che miri al rinnovamento effettivo della DC. Nessuna spaccatura, nessuna tensione, semplicemente la volontà di discutere su alcuni aspetti: "un documento che costituisce uno spunto di riflessione". Così lo definiscono il giorno dopo i vertici democristiani, Capogruppo, Segretario e Vice Segretari. Ha il peso politico che appartiene ad ogni presa di posizione e verrà discusso nella dovuta serenità di confronto. “Il nostro – spiega Gatti – è un partito con una costruttiva dialettica interna. Tutto rientra in questa dimensione”. Lo stesso afferma il segretario, Pier Marino Menicucci, che ricorda come alcune sollecitazioni del documento siano già state adottate, come quella dell’anticipazione dell’assemblea congressuale: "l’abbiamo ipotizzata a Marzo 2007 – dichiara – anziché l’anno seguente. Lo stesso – aggiunge – vale per la collegialità: da tempo – spiega Menicucci – la direzione non si riunisce più da sola ma congiuntamente al Gruppo Consiliare. Comunque – conclude – ne discuteremo con la dovuta serenità”. Più esplicito è Luigi Mazza, coordinatore del gruppo di lavoro sulla legge elettorale: "Qualcuno – dichiara – ha impropriamente parlato di una Segreteria commissariata. Credo – aggiunge – che un segretario eletto dal Congresso, che in ogni atto politico registra la più ampia maggioranza se non l’unanimità, non possa essere che colui che porta il partito al prossimo congresso”. "E all’unanimità – fanno notare i vertici DC – il parlamentino ha approvato le linee di riforma della legge elettorale, che ricalcano quelle già indicate nel 2003, in particolare sul voto estero. Una legge – spiegano – che deve garantire stabilità, affrontare il nodo della frammentazione politica e quello del voto estero". La Dc pensa per questo ad un testo che preveda un premio di maggioranza, norme che impediscano periodi di instabilità e uno sbarramento per evitare la frammentazione. Sul voto estero si conferma l’idea del doppio collegio, di seggi riservati, cioè, agli elettori esteri. Infine il Consiglio Centrale ha discusso della commissione consiliare d’inchiesta su tema del Casinò. Il Capogruppo, Gabriele Gatti, ha chiesto di incontrare la Reggenza per sollecitare la nomina della commissione entro i termini stabiliti dal Consiglio Grande e Generale, e comunque nel più breve tempo possibile. "Mi aspetto – dichiara – che la commissione sappia fare luce e accertare la verità".

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