E’ un dibattito corposo quello sulla finanziaria che vedrà l’intervento di quasi tutti i rappresentanti consiliari. 53 sono gli iscritti a parlare, molti i giovani che per la prima volta fanno sentire la loro voce in aula sul documento di programmazione economica del governo. Da loro l’accento viene messo sui temi meno frequenti del confronto politico, come quelli sulla disabilità o sulle energie alternative. Critici sul bilancio previsionale dello Stato sono in particolare gli esponenti democristiani, come Pasquale Valentini, che ha tra l’altro invitato ad una maggiore sensibilità verso la scuola e l’Università, o Claudio Muccioli che auspica risorse maggiori per la sanità. Non piace, la finanziaria, neanche a Ernesto Benedettini, Nicola Selva, Marco Conti. Atteso l’intervento di Giovanni Lonfernini, da ieri distaccato dal suo gruppo, insieme agli altri 3 consiglieri dissidenti. Lonfernini ha annunciato il suo voto contrario per un bilancio che non ritiene di svolta, come invece il segretario di Stato alle Finanze lo ha definito. Critico anche il Nuovo Partito Socialista, il cui Capogruppo, Paolo Bollini, mette in rilievo una politica poco sensibile verso i temi dell’artigianato e del commercio. Dai banchi della maggioranza interventi di condivisione e di appoggio ad un documento di programmazione economica del quale si mettono in risalto, invece, le nuove impostazioni, l’impegno per assicurare un ritorno dell’intervento dello stato sugli investimenti pubblici e sulla spesa sociale. Un bilancio di transizione, come alcuni lo hanno definito, che si prepara ad azioni politiche di più ampio respiro sui grandi temi che attraversano il Paese, compreso quello della sua collocazione nel contesto internazionale. Nella serata di ieri è toccato ai Segretari di Stato, ognuno per la propria competenza, portare in aula i programmi ed i progetti legati a questa finanziaria. 53, dicevamo, gli iscritti a parlare, per un dibattito che terrà l’assemblea impegnata ancora a lungo.
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