In serata è stato ratificato a maggioranza il Decreto Legge n.58 che modifica alcuni articoli del Testo unico sull'edilizia, tra cui l'articolo 79 che ha introdotto la possibilità di annullare l'atto di vendita in casi di abusi presenti nell'immobile acquistato.
“Intenzione del governo con queste modifiche- ha spiegato il Segretario di Stato Augusto Michelotti- è stata quella di tutelare maggiormente la figura dell'acquirente nell'acquisto di un immobile, tutti gli emendamenti sono in quest'ottica e il decreto è stato concordato con l'ordine dei notai e con i tecnici, per rispondere a tutte le problematiche sorte in questa materia”.
Nello stesso comma si discute anche il Pdl presentato in prima lettura dal Gruppo consiliare Pdcs proprio per intervenire sull'articolo 79: “Le compravendite immobiliari si sono bloccate dal 12 febbraio di quest'anno, data dell'entrata vigore del Testo unico che ha comportato una serie di criticità”, ha motivato il capogruppo Pdcs, Alessandro Cardelli.
Il Pdl del gruppo di minoranza in sostanza riformula l'articolo 177 del vecchio Testo unico per bypassare l'annullamento della compravendita in caso di abusi, prevista dall'articolo 79 del nuovo Testo unico. La proposta non piace al Segretario di Stato e la definisce “un ritorno al passato”, non in grado di tutelare l'acquirente. “Non credo sia la soluzione giusta- spiega- troppi danni ha fatto questo articolo che aveva la valvola della nullità, ma che non è mai stata applicato”.
Alla fine del dibattito sul comma 3, in notturna, si è proceduto all'esame dell'articolato e al voto di ratifica del decreto. L'Aula ha poi proseguito i lavori tornando al comma 17, aperto due giorni fa, sulle misure finalizzate alla riduzione e riqualificazione della spesa corrente.
“Intenzione del governo con queste modifiche- ha spiegato il Segretario di Stato Augusto Michelotti- è stata quella di tutelare maggiormente la figura dell'acquirente nell'acquisto di un immobile, tutti gli emendamenti sono in quest'ottica e il decreto è stato concordato con l'ordine dei notai e con i tecnici, per rispondere a tutte le problematiche sorte in questa materia”.
Nello stesso comma si discute anche il Pdl presentato in prima lettura dal Gruppo consiliare Pdcs proprio per intervenire sull'articolo 79: “Le compravendite immobiliari si sono bloccate dal 12 febbraio di quest'anno, data dell'entrata vigore del Testo unico che ha comportato una serie di criticità”, ha motivato il capogruppo Pdcs, Alessandro Cardelli.
Il Pdl del gruppo di minoranza in sostanza riformula l'articolo 177 del vecchio Testo unico per bypassare l'annullamento della compravendita in caso di abusi, prevista dall'articolo 79 del nuovo Testo unico. La proposta non piace al Segretario di Stato e la definisce “un ritorno al passato”, non in grado di tutelare l'acquirente. “Non credo sia la soluzione giusta- spiega- troppi danni ha fatto questo articolo che aveva la valvola della nullità, ma che non è mai stata applicato”.
Alla fine del dibattito sul comma 3, in notturna, si è proceduto all'esame dell'articolato e al voto di ratifica del decreto. L'Aula ha poi proseguito i lavori tornando al comma 17, aperto due giorni fa, sulle misure finalizzate alla riduzione e riqualificazione della spesa corrente.
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