Riprende alle 15 la seduta straordinaria del Consiglio Grande e Generale cominciata questa mattina con un messaggio della Reggenza Boschi-Mularoni, volto ad abbassare i toni. Nel comma comunicazioni ha tenuto banco la presa d'atto dei Giudici.
Non ci doveva essere il comma comunicazioni, perché non inserito all'ordine del giorno dall'Ufficio di Presidenza, ma – come prevede il regolamento – è stata sufficiente la richiesta da parte di un solo consigliere, Enrico Carattoni, per inserirlo, e così è stato. Carattoni, che fa parte di “Area Democratica”, la corrente di minoranza di Ssd, ha voluto esprimere il suo dissenso, rispetto al mancato inserimento all'ordine del giorno della presa d'atto dei giudici: “Le conseguenze – ha detto – saranno devastanti”. Le critiche più severe le ha rivolte a chi, in SSD e Civico 10, ha cambiato idea, rispetto alla linea tenuta finora che era favorevole alla presa d'atto. Giuseppe Morganti, gli ha risposto che, dopo aver ascoltato in Ufficio di Presidenza, il riferimento della Reggenza, non si poteva far altro che attestarsi su questa decisione. Tutta la rappresentanza in aula di Rf ha ribadito che la presa d'atto dei giudici era doverosa, anche perché prevista già all'ordine del giorno, in tutte le sessioni consiliari da luglio in poi e quindi si sarebbe dovuto procedere, anche perché così prevede il regolamento, in merito ai commi inevasi. Sulla stessa linea anche Fabrizio Francioni, della corrente di minoranza di SSD “Area democratica”, come Carattoni. Tutti gli altri interventi, sul tema dei giudici, provenienti in particolare da esponenti del Pdcs e di Civico 10, hanno sostenuto la scelta del rinvio della presa d'atto: chi, come i democristiani, per coerenza con una posizione sempre sostenuta e rafforzata dopo il riferimento della Reggenza in Ufficio di Presidenza; chi, come Ciacci e Tosi di Civico 10, sulla base del solo riferimento della Reggenza.
Chiuso il comma comunicazioni, l'aula ha proceduto alla sostituzione di membri dimissionari in commissioni di nomina consigliare: Anna Cecchetti subentra a Nicoletta Canini e Daniela Amici a Daniele Morri, in Commissione di Vigilanza. In commissione elettorale Gilberto Piermattei viene sostituito da Remo Olei. Alle 15 si torna in aula per votare la procedura d'urgenza sul Bilancio 2020: serve una maggioranza di 39 favorevoli.