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In Consiglio tiene banco la politica estera

24 mar 2009
In Consiglio tiene banco la politica estera
Più di 50 iscritti a parlare, a dimostrazione dell’interesse. Il Segretario agli Esteri ribadisce l’apertura di credito del Governo italiano. Non c’è ancora un testo definitivo, sarà consegnato ai capigruppo non appena definito. La Mularoni possibilista sulla firma entro fine mese, in concomitanza con l’arrivo del ministro Frattini. L’assenza del testo è il leit motiv negli interventi dell’opposizione: impossibile entrare nel merito. Così come quello che il precedente Governo non ha lasciato alcuna eredità pesante, visto che l’accordo in discussione ricalca quello del precedente Esecutivo.
La maggioranza fa muro: la visita di Frattini è la risposta più chiara a ogni illazione. Insieme al Governo da atto al Segretario Mularoni di aver svolto un ottimo lavoro “Ha dato un chiaro orizzonte agli impegni della Segreteria”. Critici su una discussione concentrata più sulle polemiche che a mettere l’accento sugli elementi importanti.
Il dibattito prende quota nel pomeriggio, anche con alcuni interventi dei giovani. Si parla del futuro dell’economia, trascurando le polemiche del passato. Del nodo strategico dell’operatività legato agli obblighi internazionali. “Diventa strategico l’approccio con l’accordo di cooperazione” afferma Silvia Cecchetti per l’opposizione.
Si guarda avanti: non solo accordo di cooperazione, la rivisitazione di quello valutario e prossimo obiettivo per la maggioranza quello contro le doppie imposizioni. “Quello sulle doppie imposizioni va rivisto - aggiunge il Segretario alle Finanze - c’è piena disponibilità dell’Italia, ma nei giusti tempi, vista la delicatezza”.
Sull’accordo di cooperazione non ci sono rinunce, per Gatti, ma la volontà di combattere il riciclaggio, cooperare per lo sviluppo del sistema finanziario, far si che le strutture di controllo dei due paesi possano collaborare nel rispetto delle singole legislazioni.

Giovanna Bartolucci

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