Cancellare le tensioni e ripartire da zero. Un passaggio quasi obbligato per chi cerca condivisioni. Due i temi su cui si concentra l'attenzione di DC e PSD: sistema bancario e finanziario e igc. Passi in avanti sono stati fatti ma c'è ancora da lavorare per poter arrivare a soluzioni accettabili per entrambi. Per il PSD è necessario che le questioni dirimenti siano chiarite. Ma il tempo corre, bisogna fare in fretta. Marco Gatti vuole che il programma di Governo sia pronto entro il 5 ottobre, e si augura che in via Rovelino trovino la quadratura interna per scriverlo con le altre forze della coalizione. “La Dc – ricorda Luigi Mazza – lavora su proposte e contenuti da diversi mesi. Il confronto su punti progettuali è aperto da tempo con il Partito Socialista. Lavoriamo nell'ottica di presentarci in breve tempo. Noi saremo pronti, speriamo lo siano anche gli altri.” Sui nodi più importanti le distanze con il Psd non sono tali da pensare di non essere risolte. Nel frattempo si affaccia all'orizzonte un altro problema che riguarda le candidature: “la preferenza unica – avverte Gatti – non sta incentivando a mettersi in gioco”. E' invece proprio il successo del referendum a spingere Augusto Casali a buttarsi nella mischia. “Rinascita Democratica Sammarinese” correrà da solo alle prossime elezioni. E se il referendum ha restituito ai sammarinesi all'estero la possibilità di esprimere la preferenza, il movimento "Sammarinesi senza confini" ringrazia tutti i cittadini e gli esponenti politici per l'apprezzamento e la disponibilità al dialogo. Una risposta all'abbraccio di Noi Sammarinesi, già pronti a collaborare.
Monica Fabbri
Monica Fabbri
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