All'indomani della sua pubblicazione, il partito di maggioranza Domani Motus Liberi esprime dissenso e dice no al nuovo decreto. Con fermezza, puntualizza di non averne appoggiato le misure e anticipa che non ne avvallerà i contenuti, anzi ne proporrà modifiche, in sede di ratifica.
“L'andamento dei contagi non giustifica misure di tale rigore” - scrive il partito in una dura nota, esprimendo netta contrarietà ad “ulteriori restrizioni rispetto a quelle esistenti fino a ieri”. Invocano decisioni che siano improntate alla prudenza, ma senza che si penalizzino i giovani, già colpiti nella socialità dalla pandemia, o le realtà economiche già provate dalla crisi economica, deprecando anche la scelta “di prevedere obblighi di controllo pesantemente sanzionabili a carico degli operatori”.
Mancata condivisione, poi, rispetto all'inserimento del Green Pass, se pur in forma “calmierata” - così la definisce DML - ricordando che la Segreteria Industria aveva in passato “condiviso un piano di intervento strutturato e rimodulabile sulla base dell'incidenza dei contagi” e come il partito si fosse reso disponibile a prevedere lo strumento del test anticorpale o del tampone negativo solo per assembramenti di pubblico, per i grandi eventi, nei quali non fosse possibile garantire le distanze.