Il Green Pass vede il Governo impegnato su più fronti: da una parte porta avanti le interlocuzioni con l'Italia mentre, dall'altra, cerca di sensibilizzare gli organismi internazionali sulla necessità di legare la mobilità alla risposta anticorpale.
Questione sollevata ieri all'assemblea dell'OMS della regione Europa dal Segretario alla Sanità. Lo ha fatto dopo essere stato citato dal direttore regionale Hans Kruger, che nel saluto ai 53 paesi membri, si è complimentato per la gestione della campagna vaccinale. Poco dopo lo stesso Ciavatta ha ricordato come questi risultati siano stati possibili grazie allo Sputnik, scelta resasi necessaria dopo i ritardi dei vaccini approvati EMA. San Marino non si aspettava – ha affermato - che ci sarebbero stati vaccini di serie A e B, e che a determinare libertà di movimento sarebbe stata la marca e non l'efficacia. Non è del resto la prima volta che chiede si tenga conto del titolo anticorpale. Lo aveva già fatto a Giugno, durante il Meeting dei Piccoli Stati, e un mese prima alla 74ma Assemblea Mondiale della Sanità. “Continui i rapporti con il Direttore OMS Europa Kruger”– fanno sapere dalla Segreteria – così come quelli con il sottosegretario alla sanità Sileri, ricevuto recentemente in udienza dalla Reggenza con Bettina Menne di OMS Europa.
La questione green pass vede in prima linea anche il Segretario agli Esteri Luca Beccari, in questi giorni in Russia dove ha incontrato, oltre all'omologo Sergej Lavrov, anche il ministro della salute Michail Muraško, con il quale ha approfondito le opportunità di scambio in ambito sanitario e di reciproco riconoscimento dei certificati vaccinali, visitando la sede dell’azienda farmaceutica dove viene prodotto il vaccino Sputnik V.
Restano nel frattempo aperti i tavoli con le autorità italiane in un rapporto di scambio costante. Altrettanto intenso il dialogo con parlamentari europei che già in passato si sono fatti portavoce di istanze sammarinesi firmando petizioni. Prossimamente Beccari sarà in visita a Bruxelles in cerca di soluzioni non solo per il certificato verde ma anche nell'ambito del percorso di associazione. Di fatto, al momento, San Marino resta nel limbo. Una deroga oltre il 15 ottobre “non è scontata” ha detto ieri all'Aula Roberto Ciavatta. Non resta che attendere. Una soluzione, visti i precedenti, potrebbe arrivare sul filo di lana.