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Dim: "le denunce una strategia contro di noi"

5 giu 2018
Dim replica alla maggioranzaDim: "le denunce una strategia contro di noi"
Dim: "le denunce una strategia contro di noi" - Serata "post Consiglio" il 7 giugno alle 21 a Domagnano
“Dietro le denunce – accusa Dim - una strategia intimidatoria. I fatti di mercoledì “ingigantiti”. “Si monta il caso per spostare l'attenzione dai problemi veri”. “Nessuna irruzione nel Cda ma invitati ad entrare dal Presidente”, spiegano Roberto Ciavatta ed Emanuele Santi. "Maggioranza e Governo – rincara la dose Matteo Zeppa - stanno operando con atti non politici contro chi non si allinea. Come già fatto nella Pa, in Bcsm, tribunale, sanità e scuola”.

Rete e Mdsi mettono in fila date ed azioni: dalla richiesta alla Reggenza di fare da tramite per mitigare i toni, alla delibera contro Dim. “Piuttosto che perseguire chi emerge dall'ordinanza Morsiani – accusa Zeppa – danno mandato all'avvocatura dello Stato contro di noi, ultimo argine democratico al dispotismo”.

Nel mirino ancora una volta Carisp, “che nonostante il bilancio liquidatorio – rimarca Marianna Bucci - spreca soldi, oltre 700.000 euro da maggio a dicembre del 2017 in consulenze e 2000 al mese per pranzi e cene del presidente”.

Vogliono tacciare come nemico chi segnala distorsioni ma non ci fermeranno” – promette Elena Tonnini. Venerdì, in Udp, si deciderà sulla sua tutela legale. “La manleva – fa notare Ciavatta - è copertura legale. Il Congresso lo sta dando a chi ci ha rubato il futuro ma non alla consigliera donna più votata. Ne fanno una questione di costi”. E sul regolamento consiliare, Dim si augura “non sia un tentativo di limitare la libertà di espressione”. Se vogliono che i lavori durino meno - dice Ciavatta - arrivino con testi concordati e prendano in considerazione il taglio dei consiglieri, come suggerito in Aula da Marco Nicolini"

“Siamo ad un punto di svolta – avverte Marianna Bucci – avremo speranza di rialzarci dal baratro solo se la popolazione alzerà la testa”. Appello rivolto anche ai consiglieri di maggioranza “in grado di capire che il bene del paese non coincide con la sopravvivenza del partito”.

“Si è parlato di rispetto – commenta Grazia Zafferani – ma è un merito, non un diritto. Cercheremo di portarlo a paese e cittadini”. E proprio ai cittadini Dim si rivolgerà giovedì sera raccontando quanto successo in Consiglio. Parleranno di sciopero, patrimoniale, Carisp, operazione titoli. Confronto a cui la maggioranza non parteciperà “perché dall'invito ad un dibattito pubblico – dice Andrea Giani – tutto tace. Ci siamo messi l'animo in pace”.

MF

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