E’ un dibattito aperto, quello dell’Europa, che nei prossimi mesi sembra destinato a salire di tono. La Repubblica s’interroga sulla sua collocazione all’interno di una nuova realtà che conta oggi 450 milioni di abitanti, la terza entità al mondo dopo Cina e India. Se alcune forze politiche spingono sull’acceleratore auspicando quella che definiscono una “pre-adesione”, altre invece manifestano maggiore prudenza e invitano a valutare attentamente tutti i pro e contro di un eventuale ingresso nell’Unione Europea. “San Marino è da sempre nell’Europa” dichiara da Bruxelles Sandro Gozi, consigliere politico del Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, che invita a considerare una terza via, quella legata alla politica di vicinato. “Questo significa – spiega Gozi – arrivare a condividere tutto tranne le istituzioni: condividere cioè il mercato interno e le cosiddette quattro libertà, considerate il cuore del libero scambio: la libertà di circolazione delle merci, dei capitali, dei servizi e delle persone. Elementi fondamentali che permettono di considerare il territorio dell'Ue come un unico mercato di beni, servizi e lavoro. Accanto a queste – aggiunge il capo del gabinetto Prodi – si potrà verificare l’apertura alla partecipazione per i programmi in materia d’istruzione ed università”. L’invito rivolto a San Marino è quello di seguire, in qualche modo, la strada percorsa da Norvegia ed Islanda, con le quali l’Unione ha un rapporto speciale. Dal Titano si dimostra volontà di approfondimento su temi di grande rilevanza per il futuro, e al tempo stesso la massima ponderatezza, per una valutazione minuziosa attraverso la quale assumere tutti gli elementi utili per arrivare ad una soluzione bilanciata.
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