L'Assemblea Generale dell'Onu ha approvato la bozza di risoluzione presentata dalla Giordania a nome degli Stati arabi che si concentra sulla tregua a Gaza, garantendo l'ingresso degli aiuti e impedendo lo sfollamento forzato. Il testo, che non ha valore vincolante, ha ottenuto 120 voti a favore, 14 contrari (tra cui gli Usa e Israele) e 45 astenuti, tra i quali San Marino e l'Italia.
Nell'ultima versione della risoluzione si chiede una "tregua umanitaria immediata, duratura e prolungata che conduca alla cessazione delle ostilità, e che tutte le parti rispettino immediatamente e pienamente i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale, in particolare per quanto riguarda la protezione dei civili".
Inoltre, si domanda la "fornitura immediata, continua e senza ostacoli di beni e servizi essenziali ai civili in tutta Gaza" incoraggiando la creazione di corridoi umanitari e altre iniziative per facilitare la consegna degli aiuti, e la "revoca dell'ordine da parte di Israele di evacuazione dei palestinesi dal nord della Striscia e respinge fermamente qualsiasi tentativo di trasferimento forzato della popolazione civile palestinese". Infine, domanda "il rilascio immediato e incondizionato di tutti i civili tenuti illegalmente prigionieri".
Hamas ha accolto con favore la risoluzione e chiede la sua immediata attuazione al fine di fornire carburante e aiuti umanitari ai civili.
"Con l'aperto rifiuto dello spregevole appello per un cessate il fuoco, Israele intende agire per eliminare Hamas proprio come il mondo ha agito contro i nazisti e l'Isis" - scrive su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen dopo la risoluzione approvata dall'Onu.