“Credo che il nostro Tribunale abbia già avuto un grande processo di ammodernamento”. Parole di forte stima – quelle del Segretario alla Giustizia – per l'operato del Dirigente Giovanni Canzio: sta facendo un “buonissimo lavoro”, sottolinea Stefano Canti. Che guarda al futuro del comparto, dopo le riforme sistemiche che avevano caratterizzato la precedente Legislatura. Pare ormai alle spalle, insomma, la fase emergenziale.
Da qui la possibilità di ragionare con la dovuta serenità sulle priorità; anche portando a compimento progetti già avviati. A partire dalle disposizioni in materia di ragionevole durata del processo ed equa riparazione. “Provvedimento approvato da tutta l'Aula parlamentare”, che “abbiamo già riproposto – rimarca il Segretario di Stato – nella seduta del Congresso proprio alla luce del buon risultato, del buon esito, che aveva avuto”. Obiettivo una macchina della Giustizia più efficace e moderna.
Nella stessa ottica il percorso di informatizzazione in seno al Tribunale. Un altro provvedimento – annuncia Canti - “che ci troverà molto impegnati in questa Legislatura”, riguarda le “crisi aziendali”. Ricordata a tal fine la vicenda dell'Alluminio Sammarinese. Si punta allora a dotare l'ordinamento di una legge “che possa gestire le crisi d'impresa nel momento in cui si avvereranno”. Fra gli obiettivi fissati dal Segretario alla Giustizia non manca un aggiornamento dell'impianto normativo in materia di trust; anche alla luce delle “richieste sempre più frequenti a livello nazionale ed internazionale.
Nel servizio l'intervista al Segretario di Stato Stefano Canti