E’ incompleta la proposta presentata dal Governo per rendere esecutivo il rinnovo contrattuale – nella sua parte retributiva – dei dipendenti della Pubblica Amministrazione. Lo dice il sindacato, manifestando sorpresa per la mancata applicazione dell’intesa firmata il 9 luglio al tavolo tripartito. L’Esecutivo, spiega la CSU, ha presentato una proposta di tabelle retributive, in cui gli aumenti sono calcolati sul piede retributivo e sugli scatti, ma non sulla indennità di funzione, che è anch’essa una componente della retribuzione. All’ordine del giorno anche l’indennità perdita moneta. Le proposte del Governo, anticipano le federazioni sindacali, dovranno essere valutate dai lavoratori interessati. “E’ per senso di responsabilità, spiega il Segretario di Stato agli Affari Interni, che abbiamo ribadito l’opportunità di aumentare le voci della retribuzione che sono nella busta paga di tutti i dipendenti. Prevedere un aumento anche delle indennità – che percepiscono solo alcune categorie – comporta un onore molto gravoso per il bilancio dello Stato.” Per Valeria Ciavatta è anche una questione etica. E’ una spesa che incide molto, precisa, ricordando che negli ultimi rinnovi contrattuali non hanno aumentato le indennità. A maggior ragione, sottolinea, non è opportuno farlo ora, vista la difficile situazione economica interna e internazionale. Il Governo, conclude, ha invece dato ampia disponibilità per gli aumenti della indennità di perdita moneta. Qui, dice Valeria Ciavatta, è stata riconosciuta economicamente una funzione specifica, mentre gli aumenti delle indennità sono a pioggia.
Sonia Tura
Sonia Tura
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