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Il Cto chiede al Governo nuovi aiuti. Pedini Amati frena: “No a soldi a fondo perduto”

6 apr 2022

Gli operatori del turismo organizzato sammarinese denunciano una situazione di difficoltà e avanzano richieste d'aiuto al Governo, in linea – dicono – con quelle delle associazioni omonime italiane. I dati forniti parlano di un turismo simile a quello del 2021, con un calo dell'85% dei flussi internazionali rispetto al 2019. Oltre 100 milioni di posti di lavoro del settore a rischio in Europa, specialmente nei Paesi più colpiti dalle restrizioni come Italia e San Marino. Un 2022 ancora lontano dalla normalità, vista l'incertezza dettata dalle incognite del Covid e del conflitto Russia-Ucraina. In quest'ottica si prevede per la stagione alle porte una perdita per il mercato turistico del 70% rispetto agli anni pre pandemia. Il Cto di San Marino ringrazia il Governo per l'estensione della Cassa Integrazione, ma chiede di non essere abbandonato, portando ad esempio altri Paesi europei, in cui sono stati previsti piani di sostegno del comparto con appositi fondi straordinari.

A stretto giro arriva la risposta del segretario di Stato al Turismo Pedini Amati: “Non possiamo stanziare soldi a fondo perduto. Sappiamo che il settore è in difficoltà ma lo stiamo sostenendo con la Cig al 100% per tutti i suoi dipendenti, al netto di alcune scorrettezze rilevate. Il settore dei tour operator in Italia sta ripartendo, quindi anche a San Marino ci aspettiamo lo stesso. Bisogna adattarsi al mercato, che ora è concentrato più sui singoli che sulle comitive. Noi – conclude Pedini Amati – la nostra parte l'abbiamo fatta, ora tocca a loro darsi da fare. In programma c'è anche un incontro in territorio con il Ministero del Turismo dell'Oman, a cui sono invitati i nostri tour operator. Con l'auspicio che possa essere d'aiuto per la ripartenza”.





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