Alle 16, al Quirinale, il passaggio cruciale dopo lo scontro istituzionale dei giorni scorsi. Con il giuramento del neo-presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si apre la storia del nuovo esecutivo a guida 5 Stelle-Lega.
È il 65mo governo della Repubblica italiana. 18 i ministri di cui 5 donne, tra politici e tecnici. I leader delle due formazioni ottengono le posizioni di vertice: Di Maio al dicastero per lo Sviluppo economico e del Lavoro e Salvini al ministero dell'Interno. Ma soprattutto entrambi diventano vice-premier di un Governo la cui formazione, fino a poche ore fa, sembrava sfumata. Motivo dello strappo con il Colle: il nome di Paolo Savona all'Economia. Al suo posto, ha giurato il professor Giovanni Tria, vicino al centro-destra. Savona è rimasto comunque nella squadra di Governo passando, però, agli Affari Europei.
A garanzia dell'europeismo, secondo gli analisti, c'è il nuovo ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Sotto lo sguardo di Sergio Mattarella, hanno giurato e firmato tutti gli altri componenti dell'esecutivo. Alla Giustizia il pentastellato Alfonso Bonafede, alle Infastrutture Danilo Toninelli, anche lui del Movimento. Guiderà la Difesa Elisabetta Trenta, 50 anni, esperta nel settore. Ministra della Salute è Giulia Grillo (5 Stelle).
Ma c'è anche un nuovo dicastero, quello ai Disabili e alla Famiglia, assegnato a Lorenzo Fontana della Lega. La cerimonia è stata raccontata dai protagonisti tramite i social network, dalla diretta sul profilo Facebook di Conte al tweet di Luigi Di Maio, fino al selfie di Salvini. Dopo la foto di gruppo, il trasferimento a palazzo Chigi e il tradizionale passaggio della campanella tra il premier uscente Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte.
Dal mondo messaggi di congratulazioni. E i mercati sembrano calmarsi: lo spread chiude in calo a 226 punti base. Intanto, per strada, Salvini invia i primi messaggi e annuncia un taglio alle spese per l'accoglienza dei migranti.
Mauro Torresi
È il 65mo governo della Repubblica italiana. 18 i ministri di cui 5 donne, tra politici e tecnici. I leader delle due formazioni ottengono le posizioni di vertice: Di Maio al dicastero per lo Sviluppo economico e del Lavoro e Salvini al ministero dell'Interno. Ma soprattutto entrambi diventano vice-premier di un Governo la cui formazione, fino a poche ore fa, sembrava sfumata. Motivo dello strappo con il Colle: il nome di Paolo Savona all'Economia. Al suo posto, ha giurato il professor Giovanni Tria, vicino al centro-destra. Savona è rimasto comunque nella squadra di Governo passando, però, agli Affari Europei.
A garanzia dell'europeismo, secondo gli analisti, c'è il nuovo ministro degli Esteri, Enzo Moavero Milanesi. Sotto lo sguardo di Sergio Mattarella, hanno giurato e firmato tutti gli altri componenti dell'esecutivo. Alla Giustizia il pentastellato Alfonso Bonafede, alle Infastrutture Danilo Toninelli, anche lui del Movimento. Guiderà la Difesa Elisabetta Trenta, 50 anni, esperta nel settore. Ministra della Salute è Giulia Grillo (5 Stelle).
Ma c'è anche un nuovo dicastero, quello ai Disabili e alla Famiglia, assegnato a Lorenzo Fontana della Lega. La cerimonia è stata raccontata dai protagonisti tramite i social network, dalla diretta sul profilo Facebook di Conte al tweet di Luigi Di Maio, fino al selfie di Salvini. Dopo la foto di gruppo, il trasferimento a palazzo Chigi e il tradizionale passaggio della campanella tra il premier uscente Paolo Gentiloni e Giuseppe Conte.
Dal mondo messaggi di congratulazioni. E i mercati sembrano calmarsi: lo spread chiude in calo a 226 punti base. Intanto, per strada, Salvini invia i primi messaggi e annuncia un taglio alle spese per l'accoglienza dei migranti.
Mauro Torresi
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