La Giochi San Marino non ci sta e non accetta l’ordinanza del Comitato di Controllo dei Giochi. Per questo ha presentato ricorso, così come prevede la legge, al giudice delle appellazioni, Lanfranco Ferroni. La società del bingo contesta il provvedimento emesso dall’organo di controllo sui giochi e rappresentato da una semplice lettera nella quale si chiede di togliere le 50 macchinette del Keno entro mezzogiorno del 3 gennaio. Punto e basta, senza spiegare le motivazioni o i perché della decisione, e 'senza indicare – sottolinea il legale rappresentante della Giochi San Marino – neppure un termine nel quale la società del bingo possa presentare le proprie tesi difensive. La stessa legge, così come la carta dei diritti, sanciscono che i provvedimenti di carattere amministrativo vadano motivati. Inoltre, lo stesso provvedimento non e’ conforme alle disposizioni legislative, così come non può essere emesso dal Comitato di controllo – per l’avvocato Marino Nicolini - perché non previsto dalla legge'. A questo punto, in attesa della scadenza dell’ultimatum, la palla passa al tribunale e proprio per questo motivo per domani il giudice delle appellazioni avrebbe convocato le due parti per sentire le rispettive ragioni, dopodiché emetterà una sentenza prima del 3 gennaio.
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