L'iter legislativo per dotare San Marino della legge sull'aborto potrebbe concludersi ad agosto, con il passaggio in seconda lettura del testo fresco di approvazione da parte della commissione. E che è stato al centro di una conferenza on line convocata da RF. “Un esempio di buona politica” Repubblica Futura ci tiene a sottolineare il peso di un risultato non scontato, “visto il confronto tardivo cui si è arrivati su una legge così importante”. Non a caso il fatto che RF sia stata l'unica a condividere con i due comitati i propri emendamenti, sintesi di diverse sensibilità culturali del movimento, è subito sottolineato dal coordinatore Mara Valentini. Per i due commissari, Andrea Zafferani e Miriam Farinelli, l'occasione per fare chiarezza su nodi principali sui quali subito dopo lo scoglio Consultorio la politica ha saputo trovare un punto d'accordo, come l'obiezione di coscienza, che- spiega la dott.ssa Farinelli- dovrà essere dichiarata dal personale sanitario che opera a San Marino sia nel pubblico che nel privato “il quesito referendario viene recepito- ribadisce Andrea Zafferani- talvolta andando addirittura oltre”.
Anche lo stupro e l'incesto saranno per esempio tra i casi in cui si potrà interrompere la gravidanza oltre la dodicesima settimana. Sullo scoglio consultorio, che ha fatto partire tutto in salita, Zafferani chiarisce “ diventerà catalizzatore degli aspetti amministrativi ed avrà al suo interno solo personale non obiettore”. Alla soddisfazione di entrambi fa eco Sara Conti, consigliere non membro che ha seguito la commissione. “Un lavoro enorme, partito con una legge scheletro e con oltre 100 emendamenti sui quali non c'era stato confronto preventivo - concludono - Abbiamo lavorato con serietà, lasciando le strumentalizzazioni fuori dall'aula: valutando, confrontandoci e soppesando ogni singolo emendamento”. L'auspicio è che ad agosto, la seconda lettura darà gambe a questa legge così importante.
“È un buon punto di partenza, tuttavia sono necessari alcuni correttivi affinché rappresenti pienamente la volontà popolare espressa con il Referendum”. Così UDS dopo l'approvazione da parte della commissione del testo sull'IVG. Unione Donne riconosce lo spessore del lavoro della commissione, elenca due criticità che riguardano “la tutela della vita umana dal suo inizio” ed il secondo articolo, che vede l’IVG come “extrema ratio” -”Ci auguriamo che in seconda lettura il testo approvato in Commissione non venga stravolto e che i primi due articoli siano modificati” concludono.