Concluso in tarda mattinata il dibattito generale, la Commissione Sanità nel primo pomeriggio comincia l'esame e il voto dei 9 articoli del Progetto di Legge sull'Interruzione Volontaria di Gravidanza e dei circa 100 emendamenti depositati dalle varie forze politiche. Il pdl, predisposto dalle Segreterie di Stato Agli Interni, alla Giustizia e alla Sanità, ha ricevuto – come previsto dalla legge – il preventivo parere positivo del Collegio Garante sull'effettivo recepimento del quesito referendario approvato lo scorso 26 settembre dal 77,3% dei sammarinesi ed ora in sede referente il testo verrà integrato, prima del suo approdo in Consiglio Grande e Generale, per la sua approvazione definitiva.
Durante il dibattito generale è emerso che le modifiche, rispetto al testo originario del pdl, potrebbero riguardare l'obiezione di coscienza dei medici, l'istituzione di un consultorio, la privacy, la contraccezione, l'educazione sessuale, le tempistiche tecniche. L'interruzione volontaria di gravidanza implica valutazioni di natura etica e quindi il pdl non sarà verosimilmente vagliato secondo le normali logiche di schieramento di maggioranza e opposizione.
Per i commissari di Libera, Rete, RF e il Gruppo Misto il testo definitivo dovrà rispettare rigorosamente il dettato popolare, con migliorie che lo dovranno rendere effettivamente applicabile. Npr e Domani Motus Liberi hanno lasciato libertà di coscienza ai propri commissari. Il Pdcs ha preannunciato emendamenti mutuati, in parte, dalla legge italiana 194 per mettere la donna nella situazione di poter scegliere – ha precisato il Segretario Gian Carlo Venturini – con la massima consapevolezza.
Ad assistere al dibattito in tribuna una rappresentanza dell'Unione Donne Sammarinesi che è da sempre in prima linea nella difesa della libera scelta della donna ed ha avuto un ruolo primario nella campagna referendaria.