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Libera a Congresso il 15 e 16 novembre: "il progetto riformista e progressista deve andare avanti”

Sotto la lente le priorità di Governo e maggioranza, a partire dall'emergenza casa. Ciacci: "Incideremo sulla prossima Finanziaria"

di Monica Fabbri
25 set 2024

Libera celebrerà il proprio Congresso il 15 e 16 novembre, una ventina di giorni dopo quello dell'alleato Psd, con cui vuole portare avanti una “strategia inclusiva”, in un percorso di aggregazione avviato – rivendica il partito – proprio da Libera. Su modi e tempi occorrerà attendere le risultanze che scaturiranno dai due appuntamenti politici, che ridisegneranno entrambi i partiti. Nel frattempo, “il progetto riformista e progressista deve andare avanti”.

Al Congresso parteciperanno, come aderenti, anche i ragazzi e le ragazze di Generazione Libera, con Erica Valentini che anticipa: “Stiamo lavorando per essere autonomi”. L'analisi si concentra poi sulle priorità di Governo e maggioranza, come emergenza casa, atto organizzativo, caro vita.

Se Libera – dice Matteo Ciacci – non ha voluto eccessivamente incidere sull'Assestamento di Bilancio “lo farà eccome” - promette - “in vista della prossima Finanziaria”. “Vogliamo essere il partito del fare, non dei proclami”, afferma Michele Muratori, che punta i fari anche su gestione rifiuti, approvvigionamento energetico, ICEE e legge sull'inclusione lavorativa, che già vede un gruppo di lavoro congiunto. “Sul problema casa – aggiunge – non possiamo fare scelte avventate. Prima occorre analizzare i dati”, che grazie ad una ricognizione sollecitata dalla Segreteria Territorio, fotografa la situazione in Repubblica. “Sulle rendite catastali – dice Ciacci – si può intervenire”, riferendo di un reddito imponibile teorico pari a 96 milioni di euro, di cui il 51% della rendita catastale è data dal settore produttivo. Patrimoniale in vista? “E' ovvio – risponde il segretario - che in un momento di grande difficoltà economica parlare anche solo di patrimoniale spaventi, e la politica deve trovare soluzioni comprensibili e applicabili. Insomma, è inutile parlare di patrimoniale se poi la cittadinanza non ci viene dietro. Quindi, calma. Io sarei per fare un ragionamento su incentivi, modifica della legge su mutuo prima casa, tema delle residenze e cercare garanzie sia per i proprietari immobiliari che per i locatari”.

Superato il periodo di assestamento, Luca Boschi si dice soddisfatto del rapporto con l'alleato, ma critica la “strategia dell'opposizione”, che inserisce negli emendamenti punti caratterizzanti di Libera per poi criticare il Segretario di turno se non li accoglie. Il giochino – dice – è facile da smontare: “Porteremo in questa legislatura le battaglie che abbiamo combattuto dall'opposizione, ma vogliamo farlo in maniera organica e strutturata. Il bilancio di fine anno sarà la partenza della fase operativa di questo governo”.

Infine, Ciacci risponde alle opposizioni che lo hanno definito decaduto per incompatibilità: “Chi fa politica deve assumersi le proprie responsabilità. Se sbaglia, o rettifica o magari va a casa. Vale anche per la minoranza. Ho dato le dimissioni da una cooperativa culturale il giorno prima del mio giuramento e l'avvocato è un consigliere di Repubblica Futura. Perdonatemi, siamo al ridicolo”.

Nel servizio l'intervista al Segretario al Territorio Matteo Ciacci





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