A San Marino, la politica a pochi giorni dall'avvio delle sessione di agosto del Consiglio Grande e Generale che vedrà l'approdo in seconda lettura della legge sull'Interruzione Volontaria di Gravidanza, Libera segnala “lo strano silenzio – così scrive – caduto sul progetto di legge”. Si dice non soddisfatta del testo uscito dai lavori in Commissione e, nel denunciare il pericolo che altri interventi ne possano comprometterne l'iter applicativo, ribadisce quelli che ritiene ratio e obiettivi del provvedimento. Chiede un impianto normativo che garantisca alla donna un percorso libero da costrizioni e condizionamenti per l'aborto, richiamando il nodo del passaggio in Consultorio, che si vuole non obbligatorio. Promette battaglia in Aula, chiedendo alla politica di dare “dignità al lavoro – scrive Libera - che gli elettori ci hanno assegnato”.