La maggioranza torna a criticare Marco Gatti che all'insaputa di tutti, sottolinea, ha messo sotto accusa presso il Consiglio d'Europa la nostra magistratura e tutto il Paese. Non c'è stato neppure il buonsenso di informare e condividere questa scelta, ribadisce Marica Montemaggi. Ancora una volta si attaccano le istituzioni con una posizione che, sebbene legittima, porta avanti una visione parziale del nostro sistema. La maggioranza sottolinea di non temere l'avvio di un eventuale iter su San Marino da parte di Strasburgo. Qui, ribadisce, non è il singolo partito ma la Repubblica che si mostra all'esterno. Un fatto molto grave, ribadisce Roberto Giorgetti, perchè non mette in discussione il governo o la maggioranza, ma l'indipendenza della magistratura. Perchè, chiede, è stato fatto di nascosto e perchè Gatti non è disponibile a rendere nota la documentazione consegnata a Strasburgo? Alcuni atti, ricorda, sono coperti da riservatezza. Temiamo, aggiunge, una ricaduta sui processi in corso. Giuseppe Morganti richiama l'attenzione sul clima politico. Questa maggioranza, dice, ha messo in discussione poteri forti, abituati a una vita molto più tranquilla. In alcuni settori, come quello bancario, si doveva intervenire mentre ogni iniziativa di interesse pubblico è investita da un clima di guerra civile. Morganti porta come esempio la richiesta di una patrimoniale equa arrivata con lo sciopero generale che, afferma, ha visto un bel clima e una piazza unita per il Paese. Una richiesta che abbiamo raccolto con proposte per emendare il decreto. L'opposizione, sottolinea, ci ha impedito di farlo.
Nel video l'intervista di Roberto Giorgetti, capogruppo RF
Nel video l'intervista di Roberto Giorgetti, capogruppo RF
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